Sconosciuta, 2365
Non applicabile
Sconosciuto

AVANZAMENTO SCIENTIFICO DEI SON'A

Dopo dieci anni di studi e ricerche, i Son'a realizzano un sistema per raccogliere le radiazioni metafasiche di Ba'ku.
Ora che possiedono la tecnologia iniziano a pensare ad un modo per accedere al pianeta, allontanandone i seicento abitanti originari: il piano deve per forza coinvolgere la Federazione, perché è nel suo spazio che si trova il Briar Patch, al cui interno orbita Ba'ku.
L'occasione si presenterà ai Son'a dopo altri dieci anni, nel 2375, quando proporranno il loro piano ad una Federazione provata dalla lunga guerra contro il Dominio.

Sconosciuta, 2365
Non applicabile
Terok Nor

OCCUPAZIONE CARDASSIANA - LA RESISTENZA DI QUARK

Su Terok Nor il Prefetto di Bajor, Gul Dukat, introduce la "Giornata del Mercante": una volta al trimestre ogni mercante (Bajoriano o meno) presente sulla Passeggiata deve offrire un campione gratuito della propria mercanzia ad ogni Cardassiano - militare o civile - che lo richieda.
Per Quark, il proprietario del Bar che anima la Passeggiata, l'idea stessa rasenta la bestemmia: offrire qualcosa gratis è carità, ed è contrario sia all'etica ("carità" è una parolaccia in lingua Ferengi) che alle leggi di Ferenginar.

Quark decide non solo che nella "Giornata del Mercante" terrà chiuso il locale (per inventario, naturalmente...), ma anche che è venuto il momento di accelerare il ritiro Cardassiano da Bajor per far cessare una simile ignominia. Sfruttando le confidenze che riceve da soldati e ufficiali ubriachi o semplicemente troppo rilassati e le notizie che ottiene da canali di comunicazione extra-sistema, Quark inizia a fornire alla resistenza ogni informazione utile per colpire gli interessi Cardassiani sul pianeta.

27 - 30 gennaio 2365
42073 - 42081
'aucdet IX, in rotta verso la Stazione Tango Sierra

EPIDEMIA NEL SISTEMA RACHELIS

La NCC 1701-D USS Enterprise si reca su 'aucdet IX, dove la Flotta Stellare mantiene dei laboratori di ricerca biologica, per caricare campioni di " febbre del plasma", una malattia mortale che ha colpito in forma epidemica le colonie nel Sistema Rachelis.
In rotta verso la Stazione Tango Sierra, un altro laboratorio dove verrà creato l'antidoto alla malattia, la nave stellare incontra una forma di vita intelligente basata sull'energia. Dopo aver esplorato alcuni ambienti del vascello, per interagire meglio con l'equipaggio questa forma di vita penetra nell'organismo del Consigliere, Deanna Troi... che in sole trentasei ore (contro un normale periodo di gestazione, per le Betazoidi, di dieci mesi) partorisce un bambino, che chiama Ian Andrew come il proprio padre.

Ian appare subito come un essere molto speciale, non solo agli occhi della madre o del nuovo Ufficiale Medico Capo, la dottoressa Katherine Pulaski: il suo patrimonio genetico è identico a quello della madre (segno che non c'è stato apporto di DNA da parte di un padre), gestazione e parto non hanno provocato alcun problema o alcun dolore alla madre, e il tasso di crescita è tale che Ian arriva a quattro anni di età al termine del primo giorno.

Intanto, uno dei campioni di febbre del plasma inizia a crescere, nonostante si trovi all'interno di un contenitore di stasi e la cosa sia - tecnicamente - impossibile. Il Capo Ingegnere Geordi La Forge stima che il contenimento arriverà a cedere in due ore, e poiché si tratta di un campione particolarmente virulento - creato in laboratorio nel 2295 proprio per motivi di studio e per cui non esiste un antidoto specifico - la sua diffusione ucciderà tutte le persone presenti sull'Enterprise.
Mentre ci si prepara a separare la Sezione a Disco dal resto della nave, evacuando tutte le persone a bordo, si scopre che la causa della anomala crescita del campione sono le Radiazioni Eichner, la cui fonte è... Ian.
Il "bambino" decide allora di tornare alla sua forma naturale, una piccola sfera di energia: dopo aver comunicato alla madre e al Capitano Picard che si trovava lì per esplorare, mosso dalla curiosità per una forma di vita tanto diversa dalla sua, abbandona la nave. Il campione di virus smette immediatamente di crescere e l'Enterprise lo può consegnare, insieme a tutti gli altri, alla Stazione Tango Sierra.
L'Enterprise riprende la sua missione: esplorare il Settore Morgana.

12 - 13 marzo 2365
41193 - 41194
Settore Morgana

PRIMO CONTATTO CON NAGILUM

Mentre esplora il Settore Morgana, la NCC 1701-D USS Enterprise incontra un'area di oscurità totale: nessuna stella visibile, nessuna particella, nessuna energia. Non si tratta di un wormhole né di un buco nel tessuto dello spazio, perché altrimenti sarebbe possibile vedere dall'altra parte. Due sonde, inviate per indagare il fenomeno, smettono di trasmettere non appena varcata la "soglia" del fenomeno, che però viene definita in modo negativo, come il limite oltre il quale le letture dei sensori vanno a zero.

Improvvisamente, l'oscurità si muove e inghiotte l'Enterprise. Nel tentativo di uscire la nave ripercorre la propria rotta, ma sembra non andare da nessuna parte. Viene lanciata una boa, ma la nave prima si allontana poi vi ritorna, facendo pensare di essere entrati in uno "Spazio di Moebius", una regione del cosmo ritorta su se stessa in un loop infinito.
I sensori dell'Enterprise registrano l'avvicinarsi si un'altra nave: si tratta di un Warbird romulano, che apre il fuoco ma viene distrutto dal primo siluro di risposta della nave federale.
Si avvicina una seconda nave, e questa volta si tratta della NCC 71807 USS Yamato, un'unità gemella dell'Enterprise: i sensori non registrano alcuna forma di vita a bordo, e un'ispezione della plancia da parte del Primo Ufficiale e del Capo della Sicurezza dell'Enterprise mostra di nuovo uno Spazio di Moebius, con porte che danno sulla stessa stanza da cui si esce.

Mentre la squadra di sbarco si trova sulla Yamato, appaiono squarci nell'oscurità che mostrano le stelle circostanti. Dopo aver recuperato i propri ufficiali, l'Enterprise prova ad attraversarli, ma questi immancabilmente si richiudono pochi istanti prima di raggiungerli. A questo punto il Capitano Picard intuisce un'importante verità: l'area in cui si trova confinata la sua nave è una sorta di laboratorio in cui vengono testate le loro reazioni, il che comporta che esista una mente intelligente che sorveglia l'esperimento.

Appare a questo punto Nagilum, una entità interessata a studiare una forma di vita così diversa dalla sua. In particolare, Nagilum si mostra interessato a studiare il fenomeno - a lui totalmente ignoto - di "impermanenza", altrimenti noto come "morte". Quando comunica a Picard che i test non richiederanno più del 30 / 50% delle persone presenti a bordo, la reazione del Capitano è quella di attivare l'autodistruzione: meglio morire tutti e in fretta che vedere metà dei propri colleghi e amici, bambini compresi, torturati a morte.
Dopo aver interrogato Picard sul significato della morte, Nagilum decide che lui e le forme di vita umanoide non hanno nulla in comune tranne la curiosità: di conseguenza, ogni esperimento sulla loro fine sarebbe inconcludente se non inutile. A questo punto libera la nave dall'oscurità e scompare.

L'Enterprise riprende la sua rotta, diretta verso il Sistema Corneliano.

15 - 18 aprile 2365
42286 - 42296
Spazio profondo, coordinate 3629 per 584

PRIMA FORMA DI VITA FOTONICA

La NCC 1701-D USS Enterprise è in anticipo di tre giorni per un appuntamento con la NCC 9754 USS Victory del Capitano Zimbata.
Per ingannare il tempo il Tenente Comandante Data, che è un appassionato di Sherlock Holmes, e il Tenente La Forge decidono di trascorrere un po' di tempo sul Ponte Ologrammi. Essendo Data un androide, però, ricorda a memoria ogni passo di ogni libro scritto da Sir Arthur Conan Doyle, e risolve i casi prima ancora di scoprire alcun indizio.
Annoiato, La Forge propone a Data una sfida, e chiede al computer di creare un avversario che sia all'altezza delle capacità analitiche dell'androide. Senza volerlo, in questo modo dà vita ad un dottor James Moriarty autocosciente, che interagisce con gli ufficiali della Flotta invece che con i personaggi che rappresentano, e che arriva a prendere il controllo dell'Enterprise pur di essere liberato dalla prigionia in cui si sente costretto nel Ponte Ologrammi.

Un intervento del Capitano Picard riuscirà a risolvere la crisi: spiega a Moriarty che, essendo un ologramma, non può esistere al di fuori di quell'ambiente. Promette però che l'Enterprise farà ogni sforzo per trovare una soluzione permanente al suo problema, e che nel frattempo il programma non verrà spento per preservare l'esistenza e la coscienza del personaggio che è diventato, a tutti gli effetti, una forma di vita fotonica autonoma.

1 maggio 2365
42330
NCC 1701-D USS Enterprise

GUINAN SULL'ENTERPRISE

Guinan, una dei pochi El-Auriani scampati all'assimilazione Borg del loro pianeta nel 2263 e al Nexus nel 2294, arriva a bordo della NCC 1701-D USS Enterprise come responsabile del Bar di Prora, il principale luogo di ritrovo della nave.

Guinan, amica di lunga data del Capitano Picard (molto più lunga, in effetti, di quanto lui stesso non sappia in questo momento), si rivela nel tempo una preziosa fonte di consigli e intuizioni, specialmente nelle interazioni con i Borg o con Q.

27 maggio 2365
42402
Sistema Omega Sagitta

ATLEC E STRALEB

Il sistema Omega Sagitta contiene due pianeti di classe M, Atlec e Straleb, colonizzati duecento anni prima dalla stessa specie umanoide. Uniti nella Coalizione di Madena, nulla più di una unione commerciale, le relazioni fra i due pianeti sono da sempre in bilico.

Mentre effettua una ricognizione del sistema, con cui la Federazione ha poche relazioni perché la Coalizione non ha navi stellari, la NCC 1701-D USS Enterprise soccorre un cargo monoposto in avaria. Mentre gli ingegneri della Flotta sistemano i motori, arriva una nave da ciascuno dei due pianeti, i cui occupanti chiedono l'immediato arresto del pilota, Thadiun Okona.
Secondo Debin, leader di Atlec, la colpa di Okona è di aver messo incinta sua figlia. Secondo Kushell, leader di Straleb, quella di aver rubato il Gioiello di Thesia, una preziosa eredità culturale.

Dopo qualche ora di trattativa, gli ufficiali della Flotta Stellare arrivano finalmente alla verità: negli ultimi sei mesi Okona ha fatto da tramite fra i figli dei due leader che, nonostante l'astio dei genitori, si sono innamorati. Il Gioiello di Thesia è stato rubato da Benzan, figlio di Kushell, che lo ha donato a Yanar, la figlia di Debin, quando ha saputo che aspettava suo figlio. Per timore che i rispettivi padri usassero questa crisi come scusa per scatenare una guerra, entrambi hanno pensato di dare la colpa ad Okona, certi che nessuno sarebbe mai stato in grado di arrestarlo.

Una volta chiarita la situazione, i futuri suoceri si riappacificano e pensano ad organizzare il matrimonio. L'Enterprise si allontana dal sistema Omega Sagitta lasciando una Coalizione di Madena molto più salda e pacifica.

9 - 10 giugno 2365
42437 - 42440
Gravesworld

MORTE DI IRA GRAVES

Ira Graves è una delle menti più geniali della Federazione. Maestro e mentore di Noonien Soong, il creatore degli androidi Data e Lore, ha concentrato i propri studi sulla cibernetica molecolare, cioè la possibilità di fondere uomo e macchina in un unico essere, piuttosto che sulla robotica e l'intelligenza artificiale.

Graves vive isolato su un pianeta che ha battezzato con il proprio nome, Gravesworld, insieme a Kareen Brianon, una giovane assistente che al peggiorare delle sue condizioni di salute chiede aiuto alla Federazione. La NCC1701-D USS Enterprise viene inviata a valutare la situazione, e trova che Graves sta vivendo le fasi terminali del Morbo di Darnay, una malattia che colpisce cervello e sistema nervoso per cui non esiste cura.
Dopo una notte trascorsa a parlare con Data (di cui, vista la propria relazione con Soong, si considera una specie di nonno) Graves muore. Trasportato il corpo sull'Enterprise, dopo una cerimonia funebre il corpo viene sepolto nello spazio.

Poco dopo la cerimonia Data inizia ad avere comportamenti inaspettati: diventa sarcastico e insubordinato, chiaramente attratto dall'assistente di Graves e violento nei confronti di alcuni colleghi. Quando nella sua mancanza di controllo arriva a rompere una mano alla giovane Kareen e ad aggredire Picard, Data si ritira nel proprio alloggio dove viene trovato disattivato.
Riavviato, è lo stesso Data a risolvere il mistero: durante la notte trascorsa sul pianeta, Graves, che ha trovato il modo di trasferire la coscienza di un essere vivente all'interno di un computer, ha approfittato della presenza di Data per sovrascrivere i propri engrammi alla programmazione di Soong, sperando in questo modo di ingannare la morte regalandosi la vita eterna.
Dopo aver compreso di aver perso il controllo una volta o due di troppo, in un sussulto di coscienza Graves ha trasferito se stesso nel computer dell'Enterprise, rilasciando Data. Purtroppo, per quanto potenti i computer dell'Enterprise non sono configurati per reggere una rete neurale autocosciente, e tutto ciò che resta di Ira Graves sono i suoi ricordi, senza alcuna personalità.

24 - 25 giugno 2365
42477 - 42481
Solais V

TERMINA LA GUERRA SU SOLAIS V

Dopo quindici secoli di ininterrotte ostilità, per ragioni di cui nessuno ha più memoria, le fazioni in guerra su Solais V decidono di chiedere l'intervento della Federazione per mediare una pace.
La NCC 1701-D USS Enterprise riceve l'incarico di trasportare sul pianeta il miglior mediatore della Federazione, Riva di Ramatis III, che ha al suo attivo la firma di numerosi trattati, molti dei quali con l'Impero Klingon.

Riva appartiene alla classe dominante di Ramatis III, uno dei pochi pianeti noti i cui leader non sono stati grandi guerrieri o conquistatori, ma grandi filosofi e mediatori di pace. Come tutti i membri dell'élite di Ramatis, Riva possiede un difetto genetico che lo rende sordomuto dalla nascita: per esprimersi utilizza un Coro, un gruppo di tre persone abituate alla sua comunicazione gestuale ed empatica e molto affiatate fra di loro.

Nonostante una tregua fra le parti fosse la precondizione posta dalla Federazione per inviare un mediatore, non appena l'Enterprise arriva su Solais V e sbarca Riva le ostilità riprendono vigore. A peggiorare la situazione, il Coro rimane ucciso in un agguato. Data apprende in breve tempo il linguaggio gestuale usato da Riva, e si offre di aiutarlo nella mediazione - pur con le limitazioni insite nella mancanza di una lunga conoscenza reciproca - ma il Ramatiano ha un progetto diverso: insegnerà il suo linguaggio ai delegati delle parti in lotta, e anche se il processo richiederà mesi questo darà modo alle parti di interagire anche fra di loro, iniziando a costruire una base da cui superare la reciproca ostilità.

L'Enterprise lascia Solais V, mentre Riva inizia la sua opera di riappacificazione fra le fazioni.

30 giugno 2365
42494
Gagarin IV

POTENZIAMENTI GENETICI

In rotta verso il Stazione India, la NCC 1701-D USS Enterprise risponde alla chiamata di soccorso della USS Lantree, una vecchia nave di classe Miranda che la Flotta Stellare utilizza come cargo.
Quando viene raggiunta la Lantree non mostra alcun danno apparente, ma l'intero equipaggio di ventisei persone è morto... di vecchiaia.
Usando i propri codici di comando, il Capitano Picard riesce ad accedere ai diari della Lantree: da quello medico risulta che gli ufficiali erano tutti giovani e in salute, tranne il Primo Ufficiale che aveva contratto l'influenza thelusiana cinque giorni prima (un virus esotico ma sostanzialmente innocuo), da quello del Capitano Iso Telaka risulta che la nave ha fatto uno scalo tecnico alla Stazione Darwin, su Gagarin IV, tre giorni prima.

Dopo aver messo in quarantena la USS Lantree, l'Enterprise si dirige alla stazione di ricerca dove scopre che anche il suo personale è affetto dallo stesso tipo di invecchiamento precoce, e i sintomi (che iniziano con infiammazioni artritiche per poi avanzare velocemente) sono iniziati proprio in concomitanza con la visita della Lantree.
Alla ricerca di una soluzione al mistero, l'Enterprise scopre che su Gagarin IV si stanno facendo ricerche su un gruppo di sette bambini, il cui DNA è stato alterato: mostrano un tasso di sviluppo accelerato (il più grande di loro, pur avendo solo dodici anni, ne dimostra non meno di venti), poteri telepatici e telecinetici, ma soprattutto un sistema immunitario "aggressivo", con anticorpi che non si limitano a reagire alla malattia ma le danno attivamente la caccia nell'ambiente circostante.
A questo punto appare chiaro cosa sia successo: gli anticorpi dei "bambini" hanno rilevato l'influenza thelusiana del Primo Ufficiale della Lantree e si sono attivati per distruggerla. La stessa influenza, però, ha mutato gli anticorpi che hanno portato con loro il fattore di crescita accelerato: una volta a contatto con gli organismi degli ufficiali della nave stellare e dei ricercatori, questo fattore di crescita ha causato il rapido invecchiamento.

Nel corso delle indagini anche la dottoressa Pulaski dell'Enterprise rimane contagiata, e inizia a subire la stessa sorte dell'equipaggio della Lantree e dei ricercatori di Gagarin IV.
Usando un frammento del suo DNA precedente l'invecchiamento, il Capo Ingegnere dell'Enterprise è però in grado di programmare il teletrasporto perché usi la versione "giovane" come base per riconvertire ogni cellula durante la fase di teletrasporto: in questo modo, prima Pulaski e poi l'intero staff della Stazione Darwin vengono riportati alla loro giusta età.

Sul pianeta, i "bambini" vengono messi in isolamento (da cui, data la loro pericolosità, non potranno mai uscire), e i ricercatori decidono di rimanere al loro posto per monitorare l'evolversi delle loro vite. L'Enterprise torna alla posizione della Lantree e la distrugge, per impedire che il virus potenziato per errore possa diffondersi, prima di ripartire per la Stazione India.

4 - 5 luglio 2365
42506 - 42507
Sistema Pheben, Impero Klingon

PROGRAMMA DI INTERSCAMBIO DI UFFICIALI

La Flotta Stellare avvia un programma di addestramento incrociato di ufficiali con l'Impero Klingon. Fra i volontari viene scelto William Riker, il Primo Ufficiale della NCC 1701-D USS Enterprise, che avrà quindi l'onore (il dubbio onore, secondo alcuni suoi colleghi) di essere il primo Umano a servire su una nave klingon.

Dopo aver imbarcato quattro nuovi ufficiali alla Base Stellare 179, fra cui il Benzita Mendon (il primo della sua specie a servire su una nave della Flotta Stellare, anche lui impegnato in un programma di scambio), l'Enterprise si dirige all'appuntamento con il Pagh, uno sparviero klingon comandato da Kargan.
Durante il trasferimento di Riker, Mendon analizza una strana anomalia sullo scafo del Pagh: una colonia batterica subatomica che sta consumando il tritanio dello scafo della nave klingon e che si trasferisce anche sullo scafo dell'Enterprise. Il Benzita non informa nessuno dei suoi superiori, in ossequio alle procedure della Marina Spaziale del suo popolo che richiedono che un fenomeno sia compreso e una soluzione trovata prima di fare rapporto.

Sul Pagh, intanto, Riker deve stabilire la sua autorità, messa in discussione dal vice di Kargan, Klag. Una breve discussione in stile Klingon lascia Riker in piedi e Klag svenuto: questione risolta.

Dopo aver scoperto il danno al proprio scafo, l'Enterprise raggiunge il sistema Pheben per informare il Pagh. Purtroppo, la nave Klingon ha già scoperto il danno, ma ha anche registrato le analisi condotte da Mendon e Kargan si è convinto che si tratti del test di una nuova arma della Federazione. All'arrivo dell'Enterprise, Kargan ordina a Riker di distruggere la nave della Flotta Stellare, ma con uno stratagemma il Primo Ufficiale riesce a trasportarlo sulla plancia della nave federale, per poi prendere il comando del vascello klingon e ordinare a Picard di arrendersi.
Chiarita la situazione il danno al Pagh viene riparato e Riker torna sulla sua nave, non prima che Kargan abbia ristabilito la propria autorità... in stile Klingon.

11 - 12 luglio 2365
42523 - 42527
Base Stellare 173

DIRITTI DELLE FORME DI VITA ARTIFICIALI

La NCC 1701-D USS Enterprise viene richiamata alla Base Stellare 173, una nuova struttura della Flotta appena costruita a ridosso della Zona Neutrale Romulana. Qui il Secondo Ufficiale della nave, l'androide Data, riceve l'ordine di mettersi a disposizione del Comandante Maddox, titolare della Cattedra di Robotica all'Istituto Daystrom.

Maddox ha fatto parte della commissione incaricata di valutare l'idoneità di Data a frequentare l'Accademia della Flotta Stellare, ed è stato l'unico a votare contro giudicandolo nulla più di una macchina, ben costruita ma priva di autocoscienza. Ora Maddox sostiene di aver replicato quasi integralmente il lavoro di Noonien Soong, e ha bisogno di smontare Data per analizzare il suo cervello positronico e capirne il funzionamento. Da questo studio la Flotta Stellare conta di apprendere come costruire altri androidi da utilizzare in missioni o lavori pericolosi per le forme di vita organiche.
Secondo Data, però, Bruce Maddox non è assolutamente all'altezza del genio di Soong e non può essere in grado di ricostruire il suo lavoro. Smontarlo, pertanto, e soprattutto mettere mano al suo cervello, equivarrebbe ad ucciderlo. Non potendo opporsi al trasferimento, Data dà le dimissioni dalla Flotta Stellare.
Maddox nuovamente si oppone, sostenendo che essendo una macchina e non un essere senziente Data non ha il diritto, riconosciuto ad ogni ufficiale, di dimettersi: è un pezzo di equipaggiamento della Flotta, e perciò deve essergli consegnato come se si trattasse di qualsiasi altro materiale.

Il confronto si sposta quindi sulla natura di Data: è un essere senziente, con tutti i diritti inerenti come persona e come ufficiale, oppure è un macchinario, particolarmente sofisticato ma con non più diritti di un computer o un tricorder?

Per dirimere la questione viene convocata una udienza preliminare: il Capitano Picard, in quanto ufficiale anziano, si occuperà della difesa, mentre l'accusa toccherà a Riker, Primo Ufficiale dell'Enterprise. Il giudice sarà l'unico ufficiale del JAG presente sulla Base Stellare 173, una vecchia conoscenza di Picard: Phillipa Louvouis, che ha rappresentato l'accusa nell'udienza per la perdita della Stargazer (12 giugno 2355, data stellare 32443) e che, per il comportamento poco etico e inutilmente aggressivo tenuto in quel processo, era stata allontanata dalla Flotta.

L'arringa iniziale di Riker è breve, semplice e devastante: dopo aver elencato le capacità di immagazzinamento dati e di velocità del processore di Data, il Primo Ufficiale dell'Enterprise gli smonta un braccio e poi, usando l'interruttore di emergenza posto sulla sua schiena, lo spegne, dimostrando così che si tratta di una macchina.

Dopo uno sconfortato scambio di opinioni con Guinan, la barista El-Auriana dell'Enterprise, Picard capisce come impostare la difesa.
Come prima cosa contrattacca chiedendo a Maddox di definire i requisiti in base a cui un essere vivente può essere giudicato senziente. Questi requisiti sono l'intelligenza, la coscienza e la consapevolezza di sé, tutti elementi che lo stesso ricercatore ammette che Data possieda.
Gli ulteriori passi della difesa di Picard sono una successione logica: se un essere vivente che possieda i requisiti elencati è anche senziente, allora un essere senziente che li possieda è anche vivente. Se è un essere vivente, per quanto il primo e l'unico della sua specie, allora Data è titolare di diritti inalienabili, come persona e come ufficiale.
Inoltre, fatto ancora più importante, se Data venisse replicato si costituirebbe una specie di esseri senzienti di migliaia, se non milioni di individui. La proposta di Maddox e della Flotta Stellare di adibire questi individui a compiti difficili o pericolosi equivarrebbe a creare una specie condannata alla schiavitù, il che non sarebbe solo immorale ma in contrasto con ogni legge e principio su cui si fonda la Federazione.
Infine, a prescindere dal fatto che Data sia unico o uno di milioni, se è senziente e vivente allora è una forma di vita, e la ricerca di nuove forme di vita è uno dei compiti per cui sono state fondate tanto la Federazione quanto la Flotta Stellare, e non esiste ricerca scientifica che possa mettere in secondo piano questo principio.

Al termine di entrambe le arringhe il giudice Louvouis sentenzia che non è possibile stabilire se Data sia o meno senziente, perché essendo una macchina potrebbe solo essere dotata di un software emulativo particolarmente ben congeniato. In ogni caso, se non è possibile stabilire che Data sia senziente non è nemmeno possibile affermare il contrario, cioè che si tratti solo di un macchinario. Poiché cederlo alla Flotta perché venga smontato potrebbe rappresentare la sua "morte", precludendo ogni possibilità futura di risolvere la questione, la decisione non può che essere a favore di Data, riconoscendogli la natura senziente e vivente e tutti i diritti ad essa inerenti.

26 - 27 luglio 2365
42565 - 42568
In rotta da Klavdia III a Daled IV

MISSIONE SU DALED IV

Daled IV: un pianeta che mostra sempre la stessa faccia al suo sole, abitato da due popoli - uno che vive nel lato illuminato, l'altro in quello oscuro - in guerra da sempre.
Nel 2349 due Dalediani, uno "luminoso" e l'altro "oscuro", mettono al mondo una figlia, Salia, nella speranza che in futuro possa riunire il pianeta superando ostilità secolari. Per evitare che cresca in un clima di odi settari e di violenza, e per garantirne la sicurezza durante i primi anni di vita, viene chiesto l'aiuto della Federazione, che trasporta la bambina e la sua tutrice Alya su Klavdia III.

Sedici anni dopo la NCC 1701-D USS Enterprise riceve l'incarico di riportare indietro le due Dalediane: Salia è oramai una donna, pronta a tentare di riunire i due popoli del suo pianeta in uno solo, mentre per Alya è venuto il momento di ritirarsi dalla vita pubblica.
Prima di lasciare l'astronave, Salia promette - in cambio dell'aiuto ricevuto - che farà il possibile per stabilire un legame permanente fra il suo mondo e la Federazione. Poi, come ultimo gesto, mostra agli ufficiali dell'Enterprise la vera natura dei Dalediani: non sono umanoidi, come il loro aspetto faceva credere, e neppure mutaforma, come Alya, ma esseri di energia.

11 - 12 agosto 2365
42609 - 42610
Iconia, Zona Neutrale Romulana

SCOPERTA DI ICONIA

Donald Varley, Capitano della NCC 71807 USS Yamato, è un archeologo dilettante affascinato dalla leggenda dell'Impero Iconiano.
Il 5 agosto entra in possesso di un artefatto che proviene da scavi archeologici su Denius III, e dopo cinque giorni di studio capisce che si tratta di una mappa stellare di Iconia: dopo aver fatto elaborare al computer della nave duecento millenni di spostamenti stellari, Varley riesce finalmente ad identificare la posizione del pianeta... nella Zona Neutrale Romulana.
Dopo aver eluso una nave romulana, la USS Yamato arriva sulle coordinate del pianeta: viene analizzata da una sonda inviata dalla superficie, e inizia a manifestare malfunzionamenti sempre più gravi.

Donald Varley decide quindi di chiedere aiuto ad un amico, come lui archeologo per passione: Jean-Luc Picard, Capitano della NCC 1701-D USS Enterprise, nave gemella della Yamato.
Picard arriva nella Zona Neutrale in tempo per vedere la Yamato esplodere per un guasto catastrofico al contenimento dell'antimateria, un guasto che secondo il Capo Ingegnere dell'Enterprise non avrebbe nemmeno potuto verificarsi. Sospetti su un'azione ostile di un Warbird romulano, apparso nel frattempo, non portano a nulla: forse davvero, come sosteneva Varley, le navi di classe Galaxy sono troppo complesse e destinate a guasti irreparabili, ed è toccato alla Yamato prima dell'Enterprise solo perché quest'ultima è più nuova.

Nel frattempo, Picard decide di proseguire la ricerca di Varley. Mentre raggiunge Iconia, un pianeta che appare completamente devastato da bombardamenti orbitali vecchi di centinaia di migliaia di anni, anche sull'Enterprise iniziano a manifestarsi guasti sempre più gravi. La causa viene trovata nella sonda iconiana che ha analizzato la Yamato: non ricevendo la corretta risposta in codice, ha inviato un virus che ha iniziato a sovrascrivere il sistema operativo della nave, generando un conflitto fra sistemi che ha provocato i guasti, fino alla distruzione. Stessa sorte sta toccando all'Enterprise e al Falco da Guerra romulano Haakona, che hanno preso il virus dai diari della Yamato (che evidentemente i Romulani hanno intercettato).
Due nuove sonde vengono lanciate da Iconia, e distrutte prima che possano fare altri danni. Una squadra di sbarco - composta da Picard, Data e Worf - si teletrasporta in un piccolo centro di comando in una remota zona montuosa del continente minore: qui gli ufficiali della Flotta - che intendono distruggere l'installazione per impedire che la tecnologia iconiana possa cadere in mani romulane - trovano anche un portale ancora funzionante, che mostra paesaggi di altri mondi e le plance dell'Enterprise e dell'Haakona.

Secondo Data nel settore esistono tre pianeti, abitati da popolazioni senza legami genetici ma con culture nate dalla stesa radice: Diwan, Iccobar e Dinasia. Questa potrebbe essere la prova che quei mondi facevano parte dell'Impero Iconiano e che qui alcuni Iconiani si siano rifugiati, scampando alla distruzione della loro madrepatria. I loro linguaggi, affini fra loro, permettono a Data di tradurre le iscrizioni iconiane sui pannelli di controllo e avviare la distruzione della base.
Mentre la base comincia ad andare in pezzi attorno a loro, gli ufficiali della Flotta tornano sull'Enterprise (Picard, a corto di tempo, è costretto a "passare" attraverso la plancia della Haakona, ed è così il primo umano a vedere l'interno di un Warbird romulano, o almeno il primo che sopravvive per raccontarlo).
Per risolvere il problema del virus iconiano, il Capo Ingegnere propone una soluzione drastica e - vista la presenza dei Romulani - potenzialmente pericolosa: spegnere completamente tutti i sistemi di bordo, compreso il supporto vitale, ripulirli usando un antivirus e ricaricare il sistema operativo dagli archivi protetti e i dati dal back-up effettuato prima di ricevere i diari della Yamato.
La procedura funziona e l'Enterprise abbandona Iconia e la Zona Neutrale per tornare nello spazio della Federazione.

17 agosto 2365
42625
Theta 116 VIII

RITROVAMENTO DELLA CHARYBDIS

Una nave klingon comunica alla Flotta Stellare di aver rilevato i resti di un vascello sconosciuto nell'alta atmosfera di Theta 116 VIII, un pianeta di classe K non mappato. Ad investigare viene inviata la NCC 1701-D USS Enterprise, che risolve un mistero vecchio di secoli per ritrovarsi con due nuovi interrogativi.

Il materiale presente nell'atmosfera del pianeta è parte dello scafo della ESS Charybdis, una nave lanciata dalla NASA nel 2037 e scomparsa nel 2038 con quindici persone a bordo. Ancora più sorprendente del ritrovamento dei resti, però, è il fatto che sulla superficie del pianeta - che ha una atmosfera tossica composta da azoto, metano e neo liquidi, battuta da venti intensi e con una temperatura di 291°C sotto zero - si trovi una cupola, sotto la quale c'è un'atmosfera di classe M ed un singolo, grande edificio.

Una squadra da sbarco di tre ufficiali raggiunge l'edificio, e scopre che si tratta della riproduzione fedele dell'Hotel Royale, un albergo descritto nell'omonimo romanzo poliziesco scritto nel XXI secolo da Todd Matthews. Nella stanza 727 dell'hotel i tre ufficiali scoprono la salma, mummificata, del Colonnello Stephen G. Richey, comandante della missione e unico sopravvissuto alla misteriosa traversata e all'intervento di una entità aliena che ha ucciso tutti i membri dell'equipaggio tranne lui.
L'intero albergo è stato, a quanto pare dai diari del Colonnello, costruito per dare un ambiente familiare all'unico sopravvissuto della sfortunata missione. Purtroppo per lui, il romanzo era di bassa lega e Richey è stato costretto a vivere quarantaquattro anni in una simulazione di bassa qualità fino alla sua morte, avvenuta nel 2082.

Anche la squadra di sbarco ha un problema: la morte di Richey non ha terminato la simulazione, e i tre ufficiali non riescono ad abbandonare l'Hotel Royale. Una soluzione, prospettata dall'Enterprise, è quella di praticare un foro nella cupola con i phaser della nave, trasportarli a bordo e sperare di riuscire a salvare dal congelamento il Primo Ufficiale Riker e il Capo della Sicurezza Worf. Il terzo, l'androide Data, non dovrebbe subire danni. Danni irreparabili, per lo meno.
La squadra di sbarco, dopo aver letto velocemente il romanzo, ha però una diversa idea: far terminare la simulazione così come descritta nel libro. La storia prevede infatti che, ad un certo punto, arrivino tre stranieri che comprano l'hotel, lo lasciano in gestione al direttore e se ne vanno. Gli ufficiali assumono quindi le identità di questi stranieri, vincono al casinò dell'hotel la somma che serve per comprarlo (con un po' di aiuto da parte di Data, che "corregge" i dadi truccati della casa e bara al gioco) e dopo averlo lasciato al direttore riescono finalmente ad aprire la porta principale ed uscire, per venire infine trasportati sull'Enterprise.

Risolto un mistero (che fine ha fatto la Charybdis, scomparsa il 7 febbraio 2038?), se ne presentano due: chi o cosa è l'entità aliena che ha ucciso quasi tutto l'equipaggio ma poi si è prodigata per fornire un ambiente abitabile, familiare perfino, a Richey? E come ha fatto la Charybdis ad arrivare così lontano da casa, senza la tecnologia di curvatura che Zefram Cochrane svilupperà solo un quarto di secolo dopo?

5 settembre 2365
42679
Spazio profondo, in rotta verso Endicor

VORTICE TEMPORALE

Mentre si dirige verso Endicor, la NCC 1701-D USS Enterprise riceve un messaggio di soccorso inviato da una navetta della Federazione. Intervenuta per investigare e prestare aiuto, l'Enterprise scopre che la navetta è una di quelle imbarcate a bordo - la 1701-D/05 El-Baz - e che il suo pilota è il Capitano Picard, un Picard che proviene da sei ore nel futuro.
La lettura dei diari della El-Baz, resa inizialmente difficile dalla loro desincronizzazione temporale, mostra che l'Enterprise è stata inghiottita da un gigantesco vortice formatosi dal nulla lungo la sua rotta. Nel tentativo di guidare la nave fuori dal vortice, Picard ha usato una navetta come mezzo di ricognizione, ma il piano è fallito e l'Enterprise è esplosa uccidendo tutti i suoi occupanti.

Quando il vortice appare, e trascina al suo interno l'Enterprise, Picard decide di provare una strada diversa: invece di prendere una navetta resta in plancia e ordina di puntare la nave verso - invece che contro - il centro dell'anomalia.
Contrariamente a quanto successo in precedenza, l'Enterprise riemerge dal vortice senza danni, esattamente nel punto e nel momento in cui vi era entrata, come se il tempo non fosse trascorso. Il vortice stesso, il duplicato di Picard e quello della El-Baz scompaiono, come se non fossero mai esistiti. Dopo aver registrato l'evento sul diario di bordo, Picard ordina alla nave di riprendere la rotta per Endicor.

11 - 28 settembre 2365
42695 - 42741
Settore Selcundi Drema

SALVATAGGIO DI DREMA IV

La NCC 1701-D USS Enterprise è la prima nave della Federazione ad esplorare il Settore Selcundi Drema, visitato in precedenza solo da sonde.
Il settore comprende solo cinque sistemi stellari, ma le condizioni che trova l'Enterprise sono molto diverse da quelle registrate in precedenza: il quinto pianeta di Drema-A è stato distrutto centocinquant'anni prima da forze di marea interne, e al posto di un mondo con un florido ecosistema c'è ora una fascia di asteroidi. Il sistema Drema-B, esplorato il giorno seguente, è nelle stesse condizioni.

Sebbene la causa di queste devastazioni sia ignota, tutti i sistemi del settore mostrano un'elevata instabilità geologica. Analisi della composizione mineralogica dei pianeti del terzo sistema mostrano una elevata percentuale di "traker", un precursore del dilitio: laddove rilevare direttamente la presenza di dilitio è difficile, perché tende a confondersi con altri minerali, il traker è invece facile da trovare, e dove c'è traker c'è sempre dilitio.

Sedici giorni dopo l'Enterprise raggiunge Drema IV, un pianeta abitato da una popolazione umanoide senziente ad uno stadio di sviluppo pre-curvatura, quindi protetto dalla Prima Direttiva. Ciò nonostante, l'androide Data comunica al Capitano Picard di essere in contatto radio, da alcuni giorni, con una giovane ragazza che abita sul pianeta, Sarjenka. Poiché anche Drema IV sta attraversando fasi di instabilità crescente, ed è altamente probabile che subisca la stessa sorte dei pianeti degli altri sistemi di Selcundi Drema, Data insiste perché si trovi un modo di intervenire.
Il problema, secondo Picard, non è tanto la Prima Direttiva - che non vieta di intervenire per evitare disastri naturali catastrofici, come nel caso di Tunguska nel 1908 o di Amerind nel 2269 - quanto il fatto che è ignota l'origine del fenomeno che porta alla distruzione dei pianeti.
Il mistero viene risolto dai geologi che lavorano sull'Enterprise: i pianeti del settore hanno tutti enormi giacimenti di dilitio, disposti però in una inusuale conformazione reticolare. Il calore interno dei pianeti genera un effetto piezoelettrico, che si riflette sul dilitio aumentando lo stress tettonico, il quale a sua volta aumenta il calore in un effetto a catena che tende a crescere col tempo: troppo stress tettonico e i pianeti implodono.
Una volta trovata la causa, la soluzione è relativamente semplice: inviare alcune sonde, protette da gusci usati per i siluri fotonici, in determinati punti della superficie del pianeta, per rompere la struttura reticolare del dilitio e interrompere l'effetto piezoelettrico. L'operazione ha successo e Drema IV viene salvato.

28 settembre 2365
42741
Settore Ficus

SEGNALE DI SOCCORSO

La Flotta Stellare riceve un vecchio segnale di soccorso automatico terrestre, in uso nel periodo 2123-2190, proveniente dal Settore Ficus.
Questo specifico tipo di segnale era usato dalle navi dell'Egemonia Europea, una alleanza fra nazioni degli inizi del XXII che ha portato alla nascita del governo mondiale. Poiché all'epoca sulla Terra la situazione in alcune aree era ancora caotica, non risultano registrazioni di nessuna nave lanciata verso il Settore Ficus in quel periodo di tempo.

5 - 6 ottobre 2365
42760 - 42761
Sistema J-25, Quadrante Beta

TERZO CONTATTO CON Q

Dopo Deneb IV e Quadra Sigma III, l'entità semidivina Q torna per la terza volta sulla NCC 1701-D USS Enterprise.
Come nell'incontro di Deneb, Q vuole convincere il Capitano Picard che l'umanità - e con lei la Federazione - non è veramente pronta a ciò che li aspetta nelle regioni più remote dello spazio. Per dimostrarlo, trasporta la nave stellare nel sistema J-25, a settemila anni luce dalla sua precedente posizione. Poiché tornare nello spazio della Federazione richiede un tempo superiore a due anni, Picard decide di approfittarne per una prima esplorazione del sistema, che si trova molto oltre dove la Flotta Stellare sia mai arrivata.

Il sesto pianeta del sistema risulta di classe M, con tracce di infrastrutture avanzate, ma al posto di ogni città c'è un cratere simile, anche nei residui di energia, a quelli trovati negli avamposti della Zona Neutrale Romulana nel dicembre dell'anno prima (data stellare 41986).

Guinan, la barista El-Auriana responsabile del Bar di Prora, suggerisce di allontanarsi il più presto possibile. La sua specie ha esplorato quella remota regione della Galassia e ne conosce i pericoli, ma il consiglio giunge troppo tardi: l'Enterprise viene intercettata ed analizzata da una enorme nave cubica, che appartiene ad una specie chiamata "Borg" che esiste da migliaia di secoli ed è la responsabile dello sterminio degli El-Auriani un secolo prima, nel 2263.

PRIMO SCONTRO CON I BORG

Improvvisamente, un cyborg umanoide si materializza nella Sala Macchine dell'Enterprise ed inizia ad analizzarne la tecnologia. Quando cerca di prendere il controllo del computer, viene neutralizzato dal Capo della Sicurezza che, non riuscendo a stordirlo, è costretto a ucciderlo.
Immediatamente dopo un secondo intruso si materializza a fianco del primo, rimuove dal suo corpo alcuni impianti cibernetici e si smaterializza. Ogni tentativo di fermarlo risulta questa volta vano, perché il cyborg è dotato di uno scudo personale che risulta impenetrabile ai phaser della Flotta Stellare. Anche l'analisi del corpo del cyborg morto risulta impossibile, perché dopo la rimozione degli impianti il suo corpo si vaporizza.

La nave cubica usa un raggio traente molto potente, che attinge energia direttamente dagli scudi dell'Enterprise, per bloccare il vascello della Flotta. Poi procede a tagliarne una parte dello scafo, rimuovendo e trasportando al proprio interno tre ponti della sezione a disco con diciotto ufficiali al proprio interno. L'Enterprise risponde all'aggressione facendo fuoco e riuscendo a danneggiare il 20% della nave borg.

Per superare una situazione che sembra di stallo, gli ufficiali della Flotta decidono di inviare una squadra di sbarco all'interno del vascello borg, al duplice scopo di raccogliere informazioni e cercare di rintracciare gli ufficiali dispersi. Qui gli uomini dell'Enterprise scoprono che la nave aliena non solo è priva di strutture centralizzate come la plancia o la sala macchine, ma ospita migliaia di "droni" in alcove personalizzate, alcove in cui i droni sembrano in animazione sospesa. Il Cubo Borg contiene anche una nursery, in cui si sviluppano bambini - anche molto piccoli - già dotati di dispositivi cibernetici che li collegano ad un'unica mente collettiva.
La squadra di sbarco prosegue la propria ricognizione indisturbata: secondo Data, tutti i droni sono impegnati nella "rigenerazione" della nave e non considerano gli intrusi una minaccia alla loro sicurezza. Quando la squadra rientra e l'Enterprise decide di iniziare il lungo viaggio verso casa a curvatura 8, però, il Cubo Borg improvvisamente si riattiva ed inizia ad inseguirla a velocità sempre crescenti.

L'Enterprise raggiunge la velocità massima di curvatura 9,65 e lancia siluri verso l'inseguitore, ma si rivela tutto inutile: viene colpita con armi adattate alla modulazione degli scudi e nuovamente bloccata dal raggio traente. Solo a questo punto il Capitano Picard si risolve a chiedere aiuto a Q, riconoscendo di avere avuto torto e che questa minaccia è superiore alle capacità della Flotta Stellare di fronteggiarla. Q riporta l'Enterprise al punto di partenza, a settemila anni luce dal sistema J-25 e dal pericolo, e viene ringraziato da Picard per averli messi al corrente di questa grave minaccia.
Secondo Guinan, però, la Federazione non è affatto al sicuro: ora che i Borg ne conoscono l'ubicazione e la tecnologia, caleranno in forze per farle subire lo stesso destino di El-Auria.

12 ottobre 2365
42779
Sistema Rhomboid Dronegar

PRIMO CONTATTO CON I PAKLED

Mentre il Capitano Picard si reca sulla Base Stellare 515 per una operazione di sostituzione del proprio cuore artificiale, la NCC 1701-D USS Enterprise risponde ad una chiamata di soccorso da parte del cargo Mondor, una vecchia e malconcia nave subluce dei Pakled, una specie mai incontrata prima dalla Federazione.

I Pakled si rivelano una specie "lenta", tanto nei movimenti quanto nella capacità di afferrare i concetti, e non sembrano in grado di effettuare la normale manutenzione richiesta a bordo di una nave spaziale. Quando il Capo Ingegnere dell'Enterprise si trasporta sul loro vascello per sistemare i motori, ne approfittano per chiedere sempre nuovi lavori, fino ad arrivare a rapirlo per costringerlo a riparare il replicatore, con cui contano di produrre molte copie del suo phaser da rivendere al mercato nero.
Con uno stratagemma, approfittando della loro "lentezza", l'Enterprise riesce a liberare il proprio ufficiale dalla nave Pakled.
Con il ritorno del Capitano Picard, il vascello della Flotta Stellare riprende la propria missione: analizzare un ammasso pulsar nel Settore Epsilon IX.

28 - 29 ottobre 2365
42823 - 42827
Bringloid V e Mariposa, Settore Ficus

RITROVAMENTO DELLA SS MARIPOSA

La NCC 1701-D USS Enterprise lascia la Base Stellare 73 diretta verso il Settore Ficus, punto di origine di un antico messaggio terrestre di soccorso ricevuto un mese prima dalla Flotta Stellare.

Nel settore l'Enterprise scopre un pianeta di classe M abitato da umani, Bringloid V: il pianeta è completamente privo di tecnologia, e i suoi coloni vivono in un rifugio costruito trenta metri sottoterra per metterli al riparo dall'andamento fluttuante delle radiazioni della sua stella. Proprio queste fluttuazioni hanno attivato il vecchio radiofaro automatico di soccorso, una delle pochissime attrezzature tecnologiche che i coloni hanno tenuto con sé.
Durante l'evacuazione del pianeta (che comprende, oltre a duecento trentatré umani - più due in arrivo - anche i loro animali), gli ufficiali dell'Enterprise vengono a sapere da Danilo Odell, il capo della comunità, dell'esistenza di un'altra colonia. Il riesame delle mappe stellari del settore mostra un secondo pianeta di classe M a mezzo anno luce di distanza.

Quando l'Enterprise giunge sul nuovo pianeta scopre una comunità altamente tecnologica, formata dai cloni dei soli cinque sopravvissuti - su un equipaggio di duecentonovantaquattro persone - del naufragio della SS Mariposa del 2165, e che hanno battezzato il pianeta con il nome della nave che li ha portati fin lì.
Purtroppo, dopo due secoli di ricombinazione del patrimonio genetico di sole due donne e tre uomini, gli effetti della "dissolvenza genetica" iniziano a farsi sentire: generazione dopo generazione, replica dopo replica, i cloni accumulano piccoli errori di duplicazione che, alla lunga, rendono qualsiasi clone non vitale. In origine la colonia era composta da genetisti, neurologi e biologi molecolari (che hanno lasciato la Terra perché sul loro pianeta natale la ricerca genetica e la clonazione di esseri umani sono vietate dalla fine delle Guerre Eugenetiche), ma durante il naufragio sono morte troppe persone e troppe competenze sono andate perdute, e così l'ostacolo della "dissolvenza" si è rivelato insuperabile.

L'arrivo dell'Enterprise si rivela una benedizione per i Mariposani: chiedono agli ufficiali della nave stellare di poter attingere al loro DNA, per creare nuovi cloni e ampliare il pool genetico. Di fronte ad un generalizzato rifiuto, approfittano della presenza sul pianeta del Primo Ufficiale e dell'Ufficiale Medico Capo per prelevare loro, dopo averli addormentati, campioni di DNA.
Scoperti, è il Primo Ministro Granger a spiegare l'emergenza in cui si trova Mariposa: entro due o tre generazioni (da cinquanta a settantacinque anni) la dissolvenza genetica sarà irreversibile e la colonia morirà. Anche con il DNA di due sole persone la linea terminale viene spostata in avanti di sole quindici generazioni (circa quattrocento anni), ma questo potrebbe dare il tempo agli scienziati di trovare un rimedio.
Aiutare o lasciare morire i Mariposani: è questo il dilemma legale ed etico che gli ufficiali dell'Enterprise devono affrontare.
Fino a quando la dottoressa Pulaski non prospetta una soluzione inusuale e non facile: la nave trasporta i profughi Bringloidi, in cerca di una nuova patria, e 235 persone costituiscono senz'altro un cospicuo ampliamento del patrimonio genetico di Mariposa. Le difficoltà risiedono nelle profonde differenze culturali fra i due gruppi: i Bringloidi sono contrari alla tecnologia, i Mariposani hanno sviluppato una società in cui ogni forma di riproduzione "naturale" è considerata ripugnante.
Alla fine, le rispettive necessità di sopravvivenza hanno la meglio sugli ostacoli, e viene studiato un processo che nel corso degli anni potrà portare ad avere una società geneticamente stabile e con popolazione in crescita, processo che include (per allargare e differenziare il pool genetico) la necessità di avere famiglie allargate: tre mariti per ogni donna, tre mogli per ogni uomo...

1 novembre 2365
42834
Comando della Flotta Stellare, Terra

INIZIATIVA DI DIFESA BORG

Dopo lo scontro della NCC 1701-D USS Enterprise con la Collettività Borg nel sistema J-25, agli inizi di ottobre, la Flotta Stellare crea un gruppo di lavoro che ha il compito di studiare tecnologie e tattiche per fronteggiare questa minaccia. Vista la distanza fra la Federazione e J-25 (settemila anni luce), la Flotta Stellare stima di avere tempo fino a metà 2368 prima di un nuovo contatto con questa specie.

10 - 13 novembre 2365
42859 - 42867
Pacifica

CONFERENZA PER L'AMMISSIONE DI ANTEDE

La NCC 1701-D USS Enterprise trasporta gli Ambasciatori di Antede ad una conferenza sul pianeta Pacifica, in cui si dovrà discutere dell'ammissione del loro pianeta nella Federazione.
Quando si trovano nello spazio gli Antedeani soffrono profondi traumi psicologici: per evitarli si immergono in uno stato di catatonia autoindotta.
Al termine del viaggio i due inviati emergono dallo stato catatonico e l'Ambasciatrice Lwaxana Troi di Betazed - anch'essa a bordo dell'Enterprise - riesce a leggerne pensieri ed emozioni, scoprendo che non sono i veri inviati del governo di Antede ma due terroristi che ne hanno preso il posto, intenzionati a fare esplodere l'ultrizio che trasportano per far fallire la conferenza.

24 - 25 novembre 2365
42897 - 42901
Settore Boradis

RITROVAMENTO DELLA T'ONG

La NCC 1701-D USS Enterprise riceve un messaggio urgente dal Comando della Flotta Stellare, che le ordina di recarsi in un punto preciso nel Settore Boradis entro una data massima: la nave del Capitano Picard dove intercettare un emissario speciale della Federazione, che viaggia all'interno di una sonda di classe 8 appositamente modificata per trasportare al proprio interno una persona.
L'Emissario K'Ehleyr deve portare a termine una missione per conto sia della Flotta che dell'Impero Klingon: impedire che l'incrociatore T'Ong, lanciato settantacinque anni prima in un momento di forte tensione fra le due nazioni, distrugga le quattro colonie e i nove avamposti federali presenti da più di trent'anni nel settore. Nel 2290, tre anni prima dell'esplosione della luna Praxis e degli Accordi di Khitomer, entrambe le parti ritenevano imminente una guerra, e la T'Ong - un incrociatore di classe K't'inga al comando del Capitano K'Temoc - faceva parte di una squadra partita da Qo'noS con l'equipaggio in ibernazione e ordini chiari per il momento del risveglio: tornare nell'Impero distruggendo tutte le installazioni federali, militari e civili, che avesse incontrato sulla sua rotta.

Due giorni prima (data stellare 42891, 22 novembre 2365) l'Alto Consiglio Klingon ha ricevuto una comunicazione della T'Ong, che annunciava il risveglio dell'equipaggio e l'avvio della missione di ritorno. Da qui l'urgenza di inviare un emissario usando una sonda, emissario che ritiene che l'unica soluzione per fermare la vecchia nave dell'Impero sia quella di distruggerla.
L'Enterprise riesce ad intercettare la T'Ong, grazie al fatto che i suoi sensori sono in grado di rilevare una nave che utilizza un sistema di occultamento obsoleto, e usando uno stratagemma riesce a convincere il Capitano K'Temoc a deporre le armi e prendere a bordo K'Ehleyr, in attesa che entro tre giorni arrivi dall'Impero la nave P'Rang per scortare la T'Ong su Qo'noS.

4 - 6 dicembre 2365
42923 - 42928
Braslota II

MANOVRE DI FLOTTA

Dopo lo scontro con i Borg nel sistema J-25, nell'ottobre precedente, la Flotta Stellare avvia un programma, articolato in tre parti, per la difesa della Federazione da un eventuale attacco: nuovi sistemi d'arma, nuove classi di navi (come Defiant e Sovereign), aumento della capacità militare delle navi esistenti.
Nell'ambito di questa terza parte, nel sistema Braslota vengono organizzate della "Manovre di Flotta" che consistono in uno scontro simulato fra la NCC 1701-D USS Enterprise, la nave che per prima ha affrontato i Borg, e la NCC 2593 USS Hathaway, una nave di classe Constellation vecchia di ottant'anni.
Al Comandante Riker, Primo Ufficiale dell'Enterprise, viene affidato il comando della Hathaway e vengono concesse quarantott'ore per riportare la nave a livelli operativi adeguati a svolgere un combattimento simulato, con i phaser bloccati a bassa potenza. Il combattimento verrà osservato da Sirna Kolrami, uno Zakdorn esperto di strategia, che ha il compito di valutare la prestazione delle due navi ed evidenziare i punti deboli da migliorare, non solo su Enterprise e Hathaway ma in tutta la Flotta.

L'esercitazione viene bruscamente interrotta dall'arrivo di una nave ferengi, la Kleechta di Daimon Bractor, che crede che il combattimento sia reale e sia dovuto a qualcosa di prezioso che la Hathaway trasporta e l'Enterprise vuole prendere. I Ferengi vengono allontanati con uno stratagemma, e il combattimento si conclude - piuttosto a sorpresa - con la vittoria della nave più vecchia, dimostrando che una strategia innovativa e fuori dagli schemi può consentire la vittoria contro forze preponderanti.

23 dicembre 2365
42976
Surata IV

PARASSITA NEURALE

Mentre esplora la superficie di Surata IV, un pianeta di classe M, il Primo Ufficiale della NCC 1701-D USS Enterprise viene punto al polpaccio dalla spina di una pianta, che gli inietta un patogeno neurale che è in parte virus e in parte batterio, e perciò non risponde né alle normali terapie antibiotiche né a quelle antivirali.
Il patogeno si fonde a livello molecolare con il tessuto nervoso della vittima, senza distruggerlo ma rendendolo progressivamente non funzionante: a causa di questa fusione, anche se il biofiltro del teletrasporto lo individua non è in grado di rimuoverlo senza danni.

Quando il Primo Ufficiale cade in coma, l'ufficiale medico della nave inizia una terapia neurale che ha lo scopo di mantenere attive le funzioni cerebrali. Si accorge così che lo stimolo di ricordi libera endorfine nell'organismo, differenti a seconda che i ricordi siano piacevoli o negativi. Nel caso di ricordi piacevoli il progresso del patogeno sembra accelerare, mentre al contrario rallenta in presenza di ricordi negativi, per cui vengono stimolate le aree del cervello che contengono le esperienze più spiacevoli e dolorose, fino a riuscire a sradicare completamente il parassita.