USS SELEYA

IMPERO STELLARE ROMULANO

Localizzazione: Quadrante Beta (rif. mappa dell' ex-Impero Stellare Romulano).

Il pianeta d'origine e il cuore geopolitico era Romulus; ecco una descrizione di vari aspetti dell'Impero fondato dai Romulani prima della sue disgregazione:

 

IL GOVERNO ROMULANO

Teoricamente, l'Impero Stellare Romulano era una monarchia costituzionale, retta dalla Casa Imperiale e gestita dal Senato, dal Pretorato e dal Comitato Permanente.

Teoricamente, perché in verità fin dai tempi della riforma, successiva al dominio della Regina T'Rehu, il potere non apparteneva più all'Imperatrice (l'unica concessione al passato matriarcale di Vulcano e a coloro che sono succedute a T'Rehu è stato il mantenimento della linearità femminile invece di quella maschile in seno alla Casa Imperiale), ma al Pretore ed al Senato.

Teoricamente, perché l'Impero Romulano non possiede e non ha mai posseduto una costituzione scritta, ma si fonda su un intreccio di consuetudini, in cui hanno grande importanza il concetto di onore - mnhei'sahe - di retto comportamento e di "legge comune", la più comune delle quali è la legge del più forte.

L'Impero Stellare Romulano, quindi, era più propriamente una repubblica oligarchica che un regno, il cui equilibrio politico mutava in continuazione a seconda delle alleanze fra le Grandi Case.

 

IL SENATO IMPERIALE

Il Senato Imperiale era, teoricamente, l'organo legiferante monocamerale dell'Impero, anche se in realtà spesso le decisioni venivano prese in altri consessi, ed il Senato si limitava a ratificarle.
Non di meno, il potere del Senato era notevole, in quanto spettava ai Senatori dell'Impero nominare il Pretore, i membri del Comitato Permanente, i più alti comandanti militari e perfino dichiarare legittima la successione al trono di una nuova Imperatrice.
Ancora, spettava al Senato mettere sotto processo gli alti vertici dello stato e delle Forze Armate colpevoli di tradimento verso l'Impero, tracciare le linee di politica interna ed estera, approvare trattati e accordi con altri mondi e governi.

Il territorio dell'Impero era diviso in Provincie, che variavano di dimensione da porzioni di territorio continentale su Romulus (seguendo i confini dei vecchi stati-nazione pre-unificazione) fino ad interi settori nelle Marche Esterne; ogni Provincia era divisa in Segmenti, ed ogni Segmento eleggeva un proprio rappresentante al Senato.
Naturalmente, data la natura oligarchica e non democratica dell'Impero, la cosiddetta "elezione" era unicamente un problema di equilibri politici all'interno della famiglia o delle famiglie dominanti del Segmento, e non aveva nulla a che fare con la volontà del popolo.
Spesso, comunque, la posizione di Senatore tendeva a diventare ereditaria all'interno di una Grande Casa, per cui l'elezione diventava solo un passaggio di consegne fra un vecchio e morente Senatore ed il proprio erede.

Comunque si giungesse alla nomina di un Senatore, il suo principale compito all'interno del Senato era quello di combattere battaglie politiche e tessere intrighi, per la gloria dell'Impero, per la gloria della sua Casa e per aumentare il proprio potere personale.
Il Senato era diviso in molte fazioni, che esprimevano molteplici punti di vista nella politica romulana, ma anche si tenevano a bada una con l'altra, impedendo di fatto a chiunque di accumulare troppo potere.

Due le onorificenze conferite dal Senato:

 

IL PROCONSOLE

Il Senato eleggeva, fra le proprie fila, il Proconsole, che non era solo il Presidente o il Portavoce della camera legislativa, ma - in ossequio al principio gerarchico che permea tutta la società romulana - ne era il vero e proprio capo... almeno finché continua a dominare la coalizione che lo aveva portato al potere.

La carica di Proconsole aveva una durata di 10 anni, ma il Senato poteva rinnovarla un numero illimitato di volte: molti Proconsoli, in effetti, guidarono il Senato per decenni.
La durata reale della carica di un Proconsole, comunque, dipende in massima parte dalla capacità di sopravvivenza della coalizione che lo ha portato al potere e dalla propria capacità di continuare a servire gli interessi dei propri sostenitori: il Senato, infatti, potava rimuovere un Proconsole dalla propria carica.

Il Proconsole controllava di fatto la maggioranza dei voti, e quindi del potere, all'interno del Senato: definiva l'agenda dei lavori, decideva quali argomenti fossero degni di discussione, stabiliva cosa dovesse e cosa non dovesse essere sottoposto al voto dei Senatori.

Uno dei compiti principali del Proconsole attineva la diplomazia: il Senato aveva l'ultima parola nel decidere se stabilire o rompere le relazioni diplomatiche con altri governi, ma era il Proconsole che decideva se e quando sottoporre il problema all'attenzione dei Senatori.

Nel proprio incarico il Proconsole era aiutato da alcuni Vice-Proconsoli, scelti da lui e nominati - ufficialmente - dal Senato. Anche in questo caso, comunque, si trattava largamente di nomine politiche, spesso dovute alla necessità di offrire posti di potere ai propri sostenitori.
Il numero dei Vice-Proconsoli non era stabilito, come non era stabilito né da alcuna consuetudine né da alcuna legge lo scopo del loro ufficio: potevano essere nominati per gestire le riunione del Senato, o per guidare commissioni senatoriali, o per missioni particolari.
In ogni caso, rispondevano del proprio operato solamente al Proconsole, che poteva rimuoverli dall'ufficio a sua discrezione.

Il Proconsole dell'Impero Stellare Romulano era di fatto la persona più potente dell'Impero, anche se il suo potere era meno appariscente di quello del Pretore; non di meno, anche il Pretore rispondeva al Senato, ed il Senato obbediva al Proconsole.

 

IL PRETORE

Il Pretore dell'Impero Stellare Romulano veniva nominato dai membri del Senato Imperiale e la sua nomina doveva ricevere l'approvazione del Comitato Permanente.

Il Pretore era il capo del governo dell'Impero, responsabile della sua amministrazione così come dell'attuazione delle politiche decise dal Senato. Il Pretore era anche il Comandante in Capo di tutte le Forze Armate dell'Impero, comprese la Tal Shiar e la Tal Prai'ex, dei Corpi Diplomatici e degli organismi economici che erano responsabili della crescita e delle risorse dell'Impero, sia in patria che all'estero.

Il Pretore era anche il presidente del Comitato Permanente, che aveva però il potere di annullare le sue decisioni.

Nel proprio incarico il Pretore era aiutato da alcuni SubPretori, scelti da lui e approvati dal Comitato Permanente. Anche in questo caso si trattava spesso di nomine politiche, dovute alla necessità di offrire posti di potere ai propri sostenitori.
Il numero dei SubPretori non era stabilito, anche se tradizionalmente esistevano SubPretori che sovraintendevano all'operato della Flotta, della Tal Shiar, della Tal Prai'ex, dell'Accademia Militare; in generale, i SubPretori si comportavano come ministri del governo imperiale, responsabili per un'area di attività dell'Impero.
In ogni caso, rispondevano del proprio operato solamente al Pretore, che poteva rimuoverli dall'ufficio a sua discrezione.

Due le onorificenze conferite dal Pretore:

 
 
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