USS SELEYA

MATERIALI
08 - 08  
INDICE ALFABETICO
INDICE PER CATEGORIA
INTRODUZIONE
ELEMENTI SUBLUMINALI
ELEMENTI TRANSLUMINALI
MATERIA ESOTICA
MINERALI
ALTRI MATERIALI
 
A B C
D E F
G H I
J K L
M N O
P Q R S
T U V
W X Y Z

NOME

GADOLINIO (Gd, 64)
Elemento scoperto in Svizzera nel 1880 e isolato in Francia nel 1904. Il nome è un omaggio allo scienziato finlandese Johan Gadolin.

FASI

Solido. Punto di fusione a 1312 °C / Punto di ebollizione a 3273 °C.

COS'È

Il Gadolinio è un Metallo bianco-argenteo, duttile e malleabile, della famiglia dei Lantanoidi.

NOTA

Il Gadolinio appartiene alle Terre Rare, ed è quindi moderatamente tossico. Come tutte le Terre Rare, esplode spontaneamente a temperature comprese fra 150 e 180 °C.
La sua ingestione può causare Fibrosi Nefrogenica Sistemica.

INFO

Durante il test per verificare l'integrità della sua memoria dopo il Fal Tor Pan, a Spock viene chiesta la configurazione elettronica del Gadolinio.
La sua risposta, "5s2 2s2 2p6 3d10 4s2 4p6 4d10 4f7 5s2 5p6 4d1 6s2" è però sbagliata: quella corretta è "1s2 2s2 2p6 3s2 3p6 3d10 4s2 4p6 4d10 5s2 5p6 4f7 5d1 6s2".

Fonte

MOV 4 "The voyage home / Rotta verso la Terra"


NOME

GALLIO (Ga, 31)
Elemento isolato in Francia nel 1875. Il nome deriva da quello latino della Francia, Gallia, ma anche - con un gioco di parole - dal nome del suo scopritore, lo scienziato francese Lecoq (Le coq = il gallo, nel senso dell'animale da cortile).

FASI

Solido. Punto di fusione a 30 °C / Punto di ebollizione a 2204 °C.

COS'È

Metallo Post-Transizionale di colore bianco-argenteo, tenero e fragile.

NOTA

Il Gallio fonde a temperatura ambiente (30 °C), ed è sufficiente tenerne in mano un campione per farlo passare dallo stato solido a quello liquido. Una volta in questa fase, tende a restarci anche in presenza di temperature inferiori, e per avviare la solidificazione è necessario metterlo a contatto con campioni già solidi.
Come l'acqua, anche il Gallio si espande quando si solidifica, mentre nei metalli di norma accade il contrario.


NOME

GERMANIO (Ge, 32)
Elemento isolato in Germania nel 1886. Il nome deriva da quello latino della Germania.

FASI

Solido. Punto di fusione a 938 °C / Punto di ebollizione a 2820 °C.

COS'È

Il Germanio è un Semimetallo bianco-argenteo, duro e lucido, che resiste all'ossidazione.

NOTA

L'esistenza dell' "Elemento 32" era stata prevista da Mendeleev, e la sua scoperta è servita a dare validità all'idea della Tavola Periodica degli elementi.


NOME

HASSIO (Hs, 108)
Elemento sintetizzato a Darmstadt, in Germania, nel 1984. Il nome deriva da quello latino dell'Assia, Hassia, la regione dove si trova Darmstadt.

FASI

Informazione non disponibile. Si suppone che sia solido.

COS'È

Metallo di Transizione, sintetico, altamente radioattivo.

NOTA

Come tutti gli elementi con numero atomico superiore a 82, l'Hassio non possiede isotopi stabili: quello più stabile, Hs-269, ha un'emivita di meno di dieci secondi.


NOME

IDROGENO (H, 1)
Elemento scoperto nel 1766. Il nome viene dal greco Hydor-Ghen, "Generatore d'acqua", perché i primi esperimenti mostravano che questo elemento, bruciando nell'aria, produceva vapore acqueo come residuo di combustione.

FASI

Gassoso. Punto di fusione a -259 °C / Punto di ebollizione a -253 °C.

COS'È

L'Idrogeno è un Non Metallo che a temperatura e pressione ambientali si presenta come un gas incolore, inodore, insapore e altamente infiammabile.
È l'elemento chimico più abbondante nell'Universo, il più leggero e il più semplice: il suo isotopo più abbondante, il Prozio, è composto solo da un protone e un elettrone.

L'Idrogeno è stato creato durante il Big Bang, ed è l'elemento primordiale di cui sono fatte le stelle. La sua combustione produce, via via, elementi sempre più pesanti che si depositano nel nucleo delle stelle stesse finché, giunti alla creazione del Ferro, la reazione di fusione nucleare non può autosostenersi, la stella esplode come Supernova e dissemina nell'Universo gli elementi pesanti creati al suo interno, permettendo così la nascita di sistemi solari con pianeti di tipo roccioso, su cui può infine svilupparsi la vita.

Nel nucleo dei pianeti di classe J, classe S e classe T (che, come le stelle, sono in gran parte composti di Idrogeno) la pressione è così elevata che questo elemento diventa un metallo liquido chiamato Idrogeno Metallico.

NOTA

L'Idrogeno è l'unico elemento i cui isotopi abbiano un nome proprio, come se fossero essi stessi degli elementi: Prozio, Deuterio e Trizio.
Il Prozio (H-1), ha un nucleo composto da un solo protone, ed è il solo elemento/isotopo a non possedere nemmeno un neutrone. Il Deuterio (H-2) ha un nucleo composto da un protone e un neutrone, mentre il Trizio (H-3), l'unico dei tre isotopi ad essere instabile, ha un nucleo composto da un protone e due neutroni.

L'Idrogeno è in grado di formare composti con quasi tutti gli altri elementi.
Il più importante di questi composti è la molecola dell'acqua, H2O, elemento indispensabile alle forme di vita a base Carbonio.

Unito al Carbonio, l'Idrogeno forma gli Idrocarburi, che sono fra le prime forme di energia a venire sfruttate da quasi ogni civiltà avanzata.

INFO

L'antiparticella dell'Idrogeno, o Anti-Idrogeno, è utilizzata insieme al Deuterio nelle reazioni materia/antimateria.

Fonte

MAN "TNG Technical Manual"


NOME

INDIO (In, 49)
Elemento isolato in Germania nel 1863. Il nome deriva dalla riga color indaco nel suo spettro atomico.

FASI

Solido. Punto di fusione a 157 °C / Punto di ebollizione a 2072 °C.

COS'È

L'indio è un Metallo post-transizionale di colore bianco-argenteo, tenero e malleabile.

NOTA

Nonostante il basso numero atomico, l'Indio è instabile e quindi leggermente radioattivo: emette elettroni e decade in Stagno. Recenti ricerche hanno però evidenziato come la sua emivita sia di circa 400 miliardi di anni, a fronte di un'età dell'Universo stimata in 13.82 miliardi.


NOME

IODIO (I, 53)
Elemento isolato in Francia nel 1811. Il nome deriva dalla parola greca Ioeides, "Violetto", da colore dei vapori prodotti dalla sua combustione.

FASI

Solido. Punto di fusione a 114 °C / Punto di ebollizione a 184 °C.

COS'È

Lo Iodio è un Non Metallo del gruppo degli Alogeni. A temperatura ambiente ha l'aspetto di un solido lucido di colore nero-bluastro.

NOTA

L'apporto di Iodio è essenziale per il corretto sviluppo fisico e mentale di molte specie viventi. Il contatto diretto dello Iodio con la pelle, tuttavia, provoca lesioni, mentre i suoi caratteristici fumi violetti sono irritanti per occhi e mucose.


NOME

IRIDIO (Ir, 77)
Elemento isolato a Londra nel 1803. Il nome deriva dal latino Iris, "Iride / Arcobaleno" per l'ampia gamma di colori dei suoi sali.

FASI

Solido. Punto di fusione a 2466 °C / Punto di ebollizione a 4428 °C.

COS'È

L'Iridio è un Metallo di Transizione, bianco-argenteo con lievi sfumature gialle, molto duro.

NOTA

Nel 1899, una lega di Platino e Iridio (in proporzione 9:1) è stata utilizzata per costruire il metro standard e il chilogrammo standard.
Un'inusuale, elevata concentrazione di Iridio in un sottile strato argilloso posto a cavallo dei periodi Cretaceo e Terziario (strato detto Limite K-T), reperibile in maniera quasi uniforme su tutta la superficie della Terra, ha portato alla formulazione della più accreditata Ipotesi sull'estinzione dei Dinosauri.


NOME

ITTERBIO (Yb, 70)
Elemento isolato in Svizzera nel 1878 e battezzato Itterbia, dalla città svedese di Ytterby. Nel 1907, in Francia, l'Itterbia è stata a sua volta separata, isolando al suo interno gli elementi Itterbio e Lutezio.
La città di Ytterby, per l'insolita alta concentrazione di Terre Rare, ha dato il nome agli elementi Erbio, Itterbio, Ittrio e Terbio.

FASI

Solido. Punto di fusione a 824 °C / Punto di ebollizione a 1194 °C.

COS'È

L'Itterbio è un Metallo argenteo lucido, tenero, malleabile e duttile, della famiglia dei Lantanoidi.

NOTA

L'Itterbio appartiene alle Terre Rare, ed è quindi moderatamente tossico: può causare irritazione a pelle e occhi ed è potenzialmente cancerogeno.
Come tutte le Terre Rare, esplode spontaneamente a temperature comprese fra 150 e 180 °C. Se ridotto in polvere metallica, a contatto con l'aria l'Itterbio può incendiarsi spontaneamente anche a temperatura ambiente.


NOME

ITTRIO (Y, 39)
Elemento scoperto in Svezia nel 1794. Il nome deriva da quello della città svedese di Ytterby che, per l'insolita alta concentrazione di Terre Rare, ha dato il nome agli elementi Erbio, Itterbio, Ittrio e Terbio.

FASI

Solido. Punto di fusione a 1526 °C / Punto di ebollizione a 3336 °C.

COS'È

L'Ittrio è un Metallo di Transizione, di colore argenteo e aspetto lucido.

NOTA

Pur non essendo un Lantanoide, l'Ittrio appartiene alle Terre Rare ed è quindi moderatamente tossico.
Come tutte le Terre Rare, esplode spontaneamente a temperature comprese fra 150 e 180 °C. Se ridotto in polvere metallica, a contatto con l'aria l'Ittrio può incendiarsi spontaneamente anche a temperatura ambiente.