USS SELEYA

MATERIALI
08 - 08  
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NOME

KRIPTON (Kr, 36)
Elemento isolato in Inghilterra nel 1898. Il nome deriva dalla parola greca Kryptòs, "Nascosto".

FASI

Gas Nobile. Punto di fusione a -157 °C / Punto di ebollizione a -154 °C.

COS'È

Gas stabile, inodore e incolore.

NOTA

Non è tossico, ma se viene inalato in alte concentrazioni può rallentare o inibire l'afflusso di ossigeno ai tessuti.


NOME

LANTANIO (La, 57)
Elemento isolato in Svezia nel 1839. Il nome deriva dal greco antico Lanthanein, "Nascondere".

FASI

Solido. Punto di fusione a 920 °C / Punto di ebollizione a 3460 °C.

COS'È

Il Lantanio è un Metallo bianco-argenteo tenero, duttile e malleabile. Dà il nome alla famiglia dei Lantanoidi.

NOTA

Il Lantanio appartiene alle Terre Rare, ed è quindi moderatamente tossico. Come tutte le Terre Rare, esplode spontaneamente a temperature comprese fra 150 e 180 °C.
Immerso in acqua, rilascia Idrogeno gassoso.


NOME

LAURENZIO (Lr, 103)
Elemento sintetizzato a Berkeley, California, nel 1961. Il nome è un omaggio a Ernest Lawrence, inventore del Ciclotrone.

FASI

Informazione non disponibile. Si suppone che sia solido.

COS'È

Il Laurenzio è un Metallo sintetico altamente radioattivo, della famiglia degli Attinoidi. Si ottiene bombardando ilCalifornio con ioni di Boro-10.
Ne sono stati prodotti in laboratorio solo pochi atomi, ma si suppone possa avere un aspetto metallico e un colore grigio o argenteo.

NOTA

Come tutti gli elementi con numero atomico superiore a 82, il Laurenzio non possiede isotopi stabili. Il suo isotopo più stabile, Lr-266, ha un'emivita di 11 ore, mentre il meno stabile, Lr-257, ha un'emivita di soli 4,2 secondi.
Nonostante non sia un Lantanoide, il Laurenzio appartiene alle Terre Rare e quindi dovrebbe esplode spontaneamente a temperature comprese fra 150 e 180 °C.


NOME

LITIO (Li, 3)
Elemento scoperto in Svezia nel 1817. Il nome deriva dalla parola greca Lithos, "Pietra".

FASI

Solido. Punto di fusione a 181 °C / Punto di ebollizione a 1342 °C.

COS'È

Il Litio è un Metallo Alcalino, molto leggero, di colore argenteo.

NOTA

Il Litio possiede due isotopi stabili, Li-6 e Li-7. Quest'ultimo, in particolare, è un "elemento primordiale", perché insieme all'Idrogeno e all'Elio è stato prodotto durante il Big Bang.
Il Litio possiede la caratteristica di formare legami con altri atomi di Litio, formando una molecola biatomica gassosa (Li2, nota come Dilitio) o cluster più estesi, come il Li6.

INFO

Il Dilitio naturale, o Dilitio Nativo, esiste solo in forma gassosa.Tuttavia, se durante la fase di raffreddamento ingloba - come impurità - cristalli di Tellurio, questi forzano il Litio a mantenere la forma biatomica anche in fase solida, andando a formare un reticolo tridimensionale noto come Dilitio Cristallino o Cristallo di Dilitio (formula chimica: Li2Te), un elemento raro che viene utilizzato per mediare la reazione materia/antimateria nei nuclei a curvatura delle navi stellari.


NOME

LIVERMORIO (Lv, 116)
Elemento isolato congiuntamente in Russia e Stati Uniti d'America nel 2000. Il nome è un omaggio ai Lawrence Livermore National Laboratory.

FASI

Informazione non disponibile. Si suppone che sia solido.

COS'È

Il Livermorio è un elemento (si suppone possa essere un Metallo) sintetico, radioattivo. Alcuni atomi sono stati ottenuti bombardando un atomo di Plutonio-244 con del Calcio.

NOTA

Come tutti gli elementi con numero atomico superiore a 82, il Livermorio non possiede isotopi stabili. Tutti gli atomi ottenuti sono decaduti in Flerovio in 4,2 millisecondi.


NOME

LUTEZIO (Lu, 71)
Elemento isolato in Francia nel 1907, separando Lutezio e Itterbio all'interno dell'Itterbia, scoperta in Svizzera nel 1878. Il nome deriva da quello latino della città di Parigi, Lutetia.

FASI

Solido. Punto di fusione a 1652 °C / Punto di ebollizione a 3402 °C.

COS'È

Il Lutezio è un Metallo bianco-argenteo, molto resistente alla corrosione, della famiglia dei Lantanoidi.

NOTA

Il Lutezio appartiene alle Terre Rare, ed è quindi moderatamente tossico. Come tutte le Terre Rare, esplode spontaneamente a temperature comprese fra 150 e 180 °C.
Se ridotto in polvere metallica, a contatto con l'aria il Lutezio può incendiarsi spontaneamente anche a temperatura di poco superiore a quella ambientale.