USS SELEYA

SISTEMI D'ATTACCO FEDERALI

ARMI AD ENERGIA: PHASER

Stato attuale: tecnologia in uso.

Le armi phaser (PHAsed Energy Rectification, Rettificazione di Energia in Fase) rappresentano l'evoluzione dei sistemi laser, anche se applicano una tecnologia differente in quanto sull'emissione di nadioni invece che di fotoni.

Quando viene liberata energia, fornita dalle batterie nei modelli portatili o dai condotti EPS sulle navi stellari, questa raggiunge una camera di prefuoco composta da una lega superconduttrice di litio e rame in forma cristallina (i cosiddetti "cristalli fushigi-no-umi", così battezzati dai ricercatori di Tokio che li ritennero un autentico "mare di meraviglie" per le potenziali applicazioni).
Sollecitati dall'energia in entrata, i cristalli della camera di prefuoco emettono una scarica di nadioni, particelle subatomiche a vita breve che hanno la proprietà di interrompere le forze nucleari forti e deboli dei nuclei atomici con cui entrano in contatto.


La quantità di energia in entrata è direttamente proporzionale all'energia in uscita, e questo consente di controllarne l'effetto sul bersaglio.

Proprio la possibilità di controllare gli effetti delle armi phaser le ha rese il sistema preferito della Flotta Stellare: a bassa energia l'effetto può andare da un lieve stordimento fino alla morte di un organismo vivente, mentre ad alta energia le componenti della materia si dissociano a livello subatomico senza rilascio di energia.


L'emissione dei nadioni è inoltre accompagnata da una emissione di fotoni, che rendono visibile il raggio phaser.

Il colore del raggio dipende dalla quantità di energia emessa dai cristalli che viene convertita in fotoni invece che in nadioni: più il raggio visibile tende verso il blu, maggiore è l'emissione fotonica e, di converso, minore è la potenza della componente nadionica. Al contrario, un raggio phaser nella parte rossa dello spettro visibile indica la presenza di una maggior percentuale di nadioni e di una minore di fotoni.


I sistemi phaser sono stati studiati dalla Flotta Stellare Terrestre negli anni '50 del XXII secolo. I primi sistemi, chiamati "cannoni a fase", furono montati sulla NX 01 Enterprise nel 2151. Nel 2154 , seguendo le raccomandazioni dell'ufficiale comandante della Enterprise, la Flotta Stellare montò sulla NX 02 Columbia una versione migliorata di questi sistemi chiamata "cannoni a fase pulsante", in cui il fascio nadionico emesso non era più basato su una unica frequenza ma la variava all'interno di una banda di oscillazione, rendendo così più facile penetrare i primi scudi monofasici allora in uso.

Da allora ad oggi il principio dei phaser è rimasto invariato e la Flotta Stellare si è concentrata principalmente sull'aumentarne la potenza (per lo più incrementando l'emissione nadionica dei cristalli) e su una maggiore capacità di "messa a fuoco " del bersaglio (basata sulla focalizzazione dei cristalli lenticolari).
Comunque, la Flotta ha nel tempo introdotto tre maggiori innovazioni nel campo dei phaser.

Phaser in azioneLa prima riguarda il passaggio da emettitori fissi, che obbligavano le navi ad allinearsi al bersaglio prima di fare fuoco, ai banchi phaser, ovvero strisce di emettitori poste sullo scafo e in grado di colpire un bersaglio a 360° attorno alla nave.
Questa innovazione, resa possibile dall'introduzione dei cristalli lenticolari, è stata utilizzata su tutte le navi stellari a partire dalla classe Ambassador (anni di entrata in servizio: 2302-2319).


Elemento interno di un banco phaser

Elemento interno di un banco phaser

La seconda innovazione consiste nella possibilità di utilizzare i phaser anche a velocità superluminali; a questo risultato si è giunti accoppiando il cristallo lenticolare ad un emettitore di raggio di confinamento anulare, del tutto analogo a quello in uso nel sistema di teletrasporto. In questo modo si è ottenuto di mantenere la coesione del raggio phaser anche una volta che lo stesso lasci il campo di curvatura della nave che lo ha emesso. Poiché il confinamento anulare ha dei precisi limiti in quanto a potenza che può contenere, utilizzare i phaser a velocità di curvatura ne limita la potenza, per cui in queste situazioni l'arma preferita dalla Flotta Stellare resta il siluro, fotonico o quantico. La terza innovazione riguarda l'introduzione di phaser, sia portatili che montati su navi, con capacità multifasica, in cui la rotazione casuale delle frequenze d'emissione aveva lo scopo di ovviare alla capacità dei Borg di adattarsi ai phaser monofasici in uso.

La Flotta Stellare suddivide i phaser in "tipi", in base sia alla portabilità che al settaggio (effetto che possono avere sul bersaglio):

TIPO

UTILIZZO

SETTAGGI

NOTE

I

Portatile

01-08

La più piccola delle pistole phaser, ha solo i settaggi inferiori

II

Portatile

01-16

Pistola phaser completa: ha tutti i settaggi

III

Portatile

01-16

Fucile phaser. Ha maggior gittata, mirino telescopico e maggior riserva di energia del tipo II

IV

Montato su navi

01-16

Era montato su shuttle e navette ausiliarie. Non più in uso

V

Montato su navi

01-16

Viene montato su shuttle e navette al posto del vecchio Tipo IV

VI

Montato su navi

01-16

Montato su Runabout e yacht (le cosiddette Navette del Capitano)

VII

Montato su navi

01-16

Installato su navi di classe Constitution e Miranda

VIII

Montato su navi

01-16

Installato su navi di classe Excelsior

IX

Montato su navi

01-16

Primi banchi phaser. Usati sulle classi Ambassador e negli emettitori rotanti delle Basi Stellari

X

Montato su navi

01-16

Montato su quasi tutte le attuali classi di navi (Akira, Galaxy, Intrepid, Nebula, Norway, Saber e altre)

X+

Sistemi planetari

01-16

Non più in uso, sostituiti dai phaser tipo XI

XI

Sistemi planetari

01-16

Utilizzati nei sistema di difesa planetari e nei banchi phaser delle Basi Stellari

XII

Montato su navi

01-16

Utilizzato sulle navi di classe Prometheus e Sovereign

 

Per superare la capacità Borg di rigenerare le parti colpite delle loro navi, la Flotta Stellare ha in breve tempo incrementato notevolmente la potenza dei phaser, passando dai 5.1 MW del tipo X ai 7.2 MW del tipo XII.

 
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