USS SELEYA

SISTEMI DI DIFESA

SCUDI DEFLETTORI MONOFASICI

Stato attuale: tecnologia obsoleta.

Gli scudi deflettori sono stati il primo sistema introdotto dalla Flotta per superare le limitazioni della polarizzazione dello scafo.
Concettualmente, gli scudi rappresentano un'estensione in chiave difensiva dei deflettori di navigazione: utilizzando una griglia di emettitori vengono creati attorno alla nave sei scudi (frontale, posteriore, tribordo, babordo, dorsale e ventrale) composti da campi energetici che contengono un'alta concentrazione di gravitoni, grazie ai quali sia la materia che le scariche ad alta energia vengono deflesse dal punto di impatto, distribuite lungo l'intera superficie dello scudo e dissipate.

Non di meno, scariche energetiche continue o molto potenti possono indebolire una porzione degli scudi fino a causarne il collasso, il che lascia una nave esposta a danni diretti. La resistenza di uno specifico scudo dipende da una serie di parametri - principalmente dall'energia disponibile e dalla integrità degli emettitori, oltre che dall'energia liberata dall'impatto delle armi del nemico - per cui è estremamente difficile calcolarne in anticipo la capacità di assorbimento.
Per questo, in situazioni di combattimento l'ufficiale tattico aggiorna costantemente l'ufficiale comandante sulla percentuale residua degli scudi, mentre il personale dell'ingegneria lavora per garantire agli emettitori un flusso di energia in grado di riportarne l'efficienza al 100%.

Normalmente gli scudi operano ad una frequenza prestabilita, diversa da nave a nave, che oscilla lievemente attorno al valore impostato (cd armoniche degli scudi). In questo modo è possibile, sincronizzando le emissioni con la fase d'onda degli scudi, far passare attraverso gli scudi sia le comunicazioni che il teletrasporto che le armi della nave (i cui colpi altrimenti si rifrangerebbero contro gli scudi e colpirebbero la nave stessa che ha sparato, con evidenti effetti catastrofici).

LCARS sullo stato degli scudi

Normalmente la frequenza di oscillazione degli scudi non è di facile estrapolazione tramite una osservazione dall'esterno.
In ogni caso, questa informazione è poco utilizzabile in una situazione di battaglia: perché i propri colpi passino attraverso gli scudi dell'avversario, infatti, è necessario che abbiano la stessa frequenza dei suoi scudi. Il che comporta però che anche i propri scudi abbiano quella frequenza, altrimenti i colpi rimbalzerebbero al loro interno e colpirebbero la nave che ha sparato. A questo punto, però, anche i colpi dell'avversario avrebbero una frequenza adatta a superare gli scudi di ambedue le navi.
In pratica, armonizzare le armi ad energia perché passino attraverso gli scudi dell'avversario sortisce lo stesso effetto di combattere senza scudi…

 
Star Tech
Indice sistemi d'arma
Real Tech