USS SELEYA

TELETRASPORTO: SISTEMI DI SUPPORTO


Amplificatori di risoluzione

Amplificatore di risoluzioneGli amplificatori di risoluzione sono un dispositivo in uso nella Flotta Stellare del XXIV secolo.
Quando sia difficile eseguire un teletrasporto dall'esterno verso una nave, a causa di interferenze naturali o artificiali, gli amplificatori di risoluzione - usati normalmente in gruppi di tre - delimitano un'area, l'analizzano e trasmettono i dati alla nave, permettendo al responsabile dell'operazione di trasporto una migliore focalizzazione del confinamento anulare e quindi di portare a termine il trasporto stesso.

Per evitare di lasciare tecnologia federale avanzata in mani ostili o in violazione della Prima Direttiva, qualora non sia possibile ritrasportare gli amplificatori sulla nave viene attivato un meccanismo di autodistruzione che consiste, in pratica, in un autoteletrasporto estremamente semplificato (esegue solo la fase di smaterializzazione e di successiva materializzazione ad ampia dispersione) che non lascia traccia dei dispositivi.


Amplificatori di ricezione

Per ovviare alla difficoltà di agganciare un soggetto da trasportare, a causa di interferenze naturali o artificiali, la Flotta Stellare ha sviluppato nel tempo varie tecnologie.

Il primo utilizzo di un amplificatore del teletrasporto da parte della Flotta Stellare ebbe luogo nel 2268 sul pianeta Ekos, quando il Capitano e il Primo Ufficiale della NCC 1701 USS Enterprise scesero sul pianeta dopo essersi fatti impiantare nei polsi un cristallo di rubidio 29.
Questa soluzione non rappresentava un vero e proprio amplificatore di ricezione, essendo il cristallo un dispositivo totalmente passivo, quanto un sistema per individuare gli ufficiali, in quanto il rubidio era una sostanza facilmente individuabile dai sensori della nave e non presente su Ekos.

Venticinque anni dopo toccò al Primo Ufficiale della NCC 1701-A USS Enterprise utilizzare una tecnica simile per estrarre il Capitano e il Capo Ufficiale Medico della stessa nave dal pianeta prigione Klingon Rura Penthe, utilizzando questa volta una toppa di viridio cucita negli abiti del Capitano 30.
Anche in questo caso non si tratta di un vero e proprio amplificatore quanto di un sistema per individuare gli ufficiali, poiché il viridio è uno dei pochi minerali non presenti nelle miniere di Rura Penthe.

L'idea di un amplificatore di risoluzione si dimostrò talmente utile che nel XXIV secolo ogni ufficiale della Flotta Stellare e ogni persona ospitata su una nave o in una installazione della Flotta stessa indossa un comunicatore che assolve diverse funzioni: dispositivo di comunicazione abbinato ad un traduttore simultaneo, da cui il nome, ma anche dispositivo di localizzazione sia dentro che fuori una nave o una installazione, badge automatico che permette o inibisce l'accesso ad aree sensibili o a routine di programmi e qualsiasi altra funzione che richieda l'identificazione dell'utilizzatore.

Un sistema analogo a quello del comunicatore è in uso presso praticamente tutte le culture stellari note alla Federazione, spesso sotto forma di fregi e simboli presenti sulle uniformi.

Nel 2375, in un ultimo tentativo di evacuare forzatamente il popolo Ba'ku dal proprio pianeta, i So'na utilizzarono amplificatori di ricezione lanciati da droni volanti per superare l'ostacolo creato dagli inibitori del teletrasporto messi in opera dall'equipaggio della NCC 1701-E USS Enterprise 31.


Cilindro test

Il cilindro test è un dispositivo che la Flotta Stellare utilizza per effettuare i test di calibrazione del teletrasporto.
Ha una matrice molecolare mutevole per simulare tutti i composti organici ed inorganici.

Cilindro test

Inibitori del teletrasporto

Un inibitore del teletrasporto è un dispositivo portatile che, operando come uno scudo deflettore al di sopra di un'area limitata, interferisce con il confinamento anulare e rende impossibile una corretta materializzazione al termine del processo di teletrasporto.

Gli inibitore del teletrasporto sono tipicamente utilizzati per proteggere una porzione di territorio aperto, dove si trovino oggetti o soggetti (ad esempio assembramenti di persone o di truppe) che si vuole proteggere da teletrasporti non autorizzati od ostili. La protezione da analoghi rischi di navi o basi stellari o di installazioni fisse si ottiene più efficacemente con l'uso di scudi deflettori.

Gli inibitori del teletrasporto possono essere programmati per permettere il trasporto operato da sistemi amici che operino su frequenze stabilite. L'uso di questa possibilità è comunque pericoloso, perché la frequenza di passaggio può sempre essere trovata da parte di forze ostili.

Inibitore del teletrasporto

Deflessione del teletrasporto

Come per gli inibitori del teletrasporto, anche nel caso della deflessione si tratta di un sistema volto a impedire il teletrasporto più che a supportarlo.

Utilizzando un raggio traente la cui frequenza sia in fase con il raggio del teletrasporto, intercettando il raggio stesso è possibile alterare il punto di materializzazione rispetto a quello impostato 32.
L'uso di un sistema per deflettere il raggio del teletrasporto può essere dimostrato con il conteggio - che risulterà anormalmente alto - di antigravitoni all'interno degli scanner di analisi di destinazione.
In caso di deflessione del teletrasporto non è possibile conoscere le nuove coordinate di materializzazione; è possibile, tuttavia, calcolare le coordinate da cui ha avuto origine il raggio traente.

 
Indice Sistemi di Teletrasporto