SISTEMI DI DIFESA
SCUDI DEFLETTORI MULTIFASICI
Stato attuale: tecnologia in uso.
Per porre rimedio alla capacità Borg di adattarsi rapidamente alle frequenze impiegate dagli scudi delle navi della Flotta, sono stati introdotti gli scudi multifasici, che cambiano frequenza di oscillazione in maniera casuale e ad intervalli irregolari.
L'aspetto positivo di questa innovazione è che rende quasi impossibile armonizzare in tempo utile la frequenza delle armi di un attaccante agli scudi della nave, rendendo estremamente improbabile il ripetersi di episodi come la Battaglia di Wolf 359 o l'Incidente di Veridiano III.
Di contro, l'utilizzo di deflettori multifasici obbliga al dispiegamento di phaser dotati anch'essi di capacità multifasica, nonché alla continua e puntuale sincronizzazione di tutte le emissioni EM (comunicazioni, teletrasporto, armamenti) con le oscillazioni delle armoniche degli scudi.
Anche se l'implementazione di questi sistemi di scudi ha richiesto la creazione e l'installazione di una nuova generazione di emettitori di scudi, di phaser e di processori per la sincronia, i vantaggi in termini tattici sono risultati talmente evidenti da spingere la Flotta ad abbandonare gli scudi monofasici su tutte le sue navi.
Attualmente solo alcune delle più vecchie unità non di linea, come i rimorchiatori dei porti spaziali o i corrieri diplomatici, rimangono equipaggiate con i vecchi scudi, in attesa che le unità navali stesse vengano dismesse e sostituite da navi più moderne.