USS SELEYA

SISTEMI D'ATTACCO FEDERALI

ARMI CINETICHE: SILURI TRANSFASICI

Stato attuale: tecnologia non utilizzata.

I siluri transfasici si basano sugli studi della Iniziativa di Difesa Borg in merito alla possibilità di accedere a realtà alternative (come l'universo speculare incontrato dalla NCC 1701 o le 285.000 segnature quantiche registrate dalla NCC 1701-D in data stellare 47391) e/o di esistere in questa realtà ma "fuori fase" (Incidente Romulano in data stellare 45092, Incidente Pegasus).
Una tecnologia transfasica funzionante è stata riportata dalla USS Voyager al suo ritorno dal Quadrante Delta.

I siluri transfasici si basano sul siluro fotonico standard, con una testata ridotta del 30% per lasciare spazio ai dispositivi (bobine di transizione e compensatori di Heisemberg) che consentono al siluro stesso una continua transizione di fase fra differenti realtà dello spazio-tempo.

Quando un siluro transfasico viene lanciato, i sistemi di bordo registrano la segnatura quantica della realtà in cui opera e attivano un ciclo di variazioni casuali di fase tra altre realtà quantiche che rendono il siluro stesso apparentemente in grado di attraversare sia la materia solida che i campi energetici degli scudi.
In realtà, il siluro in sé non passa attraverso gli ostacoli che incontra ma piuttosto li "aggira", muovendosi in realtà alternative ove in quella posizione non si trova alcun ostacolo.

Poiché gli scudi di una nave stellare possono funzionare ad un solo livello quantico (quello della realtà in cui la nave stessa si trova) risulta impossibile fermare questo tipo di siluro… a meno di non riuscire ad innalzare uno scudo esattamente al livello quantico del siluro, cosa pressoché impossibile (il siluro cambia stato quantico ad intervalli casuali) e che oltretutto lascerebbe la nave esposta ai colpi provenienti dalla realtà di partenza (rispetto alla quale gli scudi non opererebbero più).

I siluri transfasici sono progettati per detonare quando si verifica una di queste due condizioni: quando vengono a contatto con gli scudi dell'obiettivo o quando raggiungono l'obiettivo stesso.
Nel primo caso, nel lasso di tempo tra l'esplosione e la disintegrazione dei dispositivi di transizione di fase la detonazione si propaga in differente realtà quantiche per poi ritornare in fase con la realtà di partenza. Una parte dell'energia rilasciata dall'esplosione colpisce quindi il bersaglio causandogli danni considerevoli.
Nel caso, molto più probabile, che il bersaglio non sia in grado di fermare il siluro, i dispositivi di ricerca e acquisizione cercano la più potente fonte energetica all'interno del bersaglio e ritornano in fase al suo interno, causando una esplosione catastrofica… aggravata dal fatto che l'onda d'urto della detonazione si rifrange dall'interno contro gli scudi alzati.
L'effetto detonante totale è circa 180 volte superiore all'energia liberata dalla rottura di un nucleo a curvatura.

Oltre alla USS Voyager prima del suo ritorno, solo la USS Enterprise NCC 1701-E è finora stata autorizzata ad utilizzare questi armamenti, in occasione della Battaglia della Nebulosa Azzurra contro l'invasione Borg del 2381.
Il timore della Flotta Stellare, poi rivelatosi fondato, era che un uso massiccio di questi sistemi permettesse ai Borg di adattarsi (cosa che sono riusciti a fare creando scudi operanti contemporaneamente in migliaia di realtà quantiche alternative, anche se al prezzo del blocco di ogni altro sistema di bordo a causa della massiccia richiesta energetica). La scomparsa della minaccia Borg ad opera dei Celiar ha fatto venir meno la necessità di utilizzare questo sistema d'arma, e la Flotta Stellare ha deciso di non distribuirlo alle proprie navi.

Effetti di un siluro transfasico su un Cubo Borg   Effetti di un siluro transfasico su un Cubo Borg

Effetti di un siluro transfasico su un Cubo Borg

 
Star Tech
Indice sistemi d'arma
Real Tech