AMBIENTI E FORME DI VITA
LE ZONE TEMPERATE
Per Vulcano la parola "temperata" si applica a una zona dal clima caldo, ma con una relativa abbondanza d'acqua rispetto alle altre realtà del pianeta. A questa categoria appartengono i poli (che su Vulcano non sono ghiacciati) e parte delle fasce costiere.
SEHLAT
Insieme al le-matya è forse l'animale vulcaniano più noto al di fuori del pianeta: onnivoro, occupa la stessa nicchia ecologica dell'orso terrestre.
Una sottospecie fu addomesticata anticamente (con funzione di ausilio nella caccia o di difesa) ed è ora trattata come animale da compagnia.
L'aspetto goffo del sehlat domestico non deve trarre in inganno: i suoi parenti selvatici sono animali talmente forti da scortecciare con gli artigli o sradicare robusti vegetali pur di arrivare alla linfa dolce o alle radici di cui sono ghiotti. Nel periodo dell'accoppiamento un maschio adulto può recidere la gola ai rivali con un sol colpo delle zanne, lunghe dai 15 ai 20 cm.
CHKARIA
Questo roditore diurno, sempre in cerca di cibo, apprezza qualsiasi cosa la natura gli offra: onnivoro, è particolarmente gradito ai visitatori umani delle riserve naturali di Vulcano, in quanto nel comportamento ricorda uno scoiattolo, e come il suo equivalente terrestre prende pezzi di frutta dalle mani. Bisogna però nutrirlo con prudenza, in quanto le sue unghie affilate come rasoi possono facilmente amputare le dita. I bambini vulcaniani dell'epoca moderna imparano a dar da mangiare ai chkaria per affinare il coordinamento oculo-manuale, ma alcuni dei primi maldestri turisti terrestri hanno dovuto farsi curare per serie lesioni.
GESPAR
Questo frutto è molto apprezzato: al palato umano risulta un misto piccante tra l'ananas terrestre e il kir di Rigel. Parti della pianta del gespar vengono utilizzate per fabbricare saponi e profumi.