USS SELEYA

SISTEMI DI DIFESA NON CONVENZIONALI

OCCULTAMENTO

Utilizzatori: numerose specie (Romulani, Klingon, Cardassiani e altri).

Se gli scudi permettono ad una nave stellare di sopravvivere in un ambiente ostile, non essere rilevata da forze ostili garantisce una sopravvivenza ancora migliore. Questo il ragionamento che ha condotto alcune specie, primi fra tutti i Sulibani e più tardi i Romulani, a sviluppare un sistema che consentisse una sostanziale invisibilità ai sensori.

Esistono due differenti sistemi per occultare una nave: il sistema cd "olografico" e quello detto "a variazione di fase".

Il sistema olografico si basa in realtà su un dispositivo gravimetrico: tutte le onde EM che provengono da qualsiasi direzione vengono mappate e proiettate a 180°, cioè esattamente dal lato opposto del vascello occultato, simulando un percorso in linea retta che rende invisibile l'ostacolo posto in mezzo (cioè la nave occultata).
La principale difficoltà di questo sistema, che comporta un elevatissimo consumo di energia, consiste nel fatto che qualsiasi punto del campo di occultamento deve contemporaneamente sia registrare le emissioni in entrata che proiettare quelle provenienti dal lato opposto: ogni seppur minimo sfasamento può rendere visibile la nave occultata, per cui occorrono sistemi di controllo ridondanti. Inoltre, non è sufficiente proiettare le radiazioni che provengono da un lato, ma occorre anche compensare per la differente velocità di propagazione delle radiazioni stesse, che per passare da un lato all'altro del vascello occultato impiegano più tempo che per proseguire in linea retta. Di nuovo, se non si tiene conto di questa variazione di velocità si verifica uno sfasamento che rende intercettabile la nave.

Occultamento disattivo - Occultamento attivo

Occultamento disattivo - Occultamento attivo

Per limitare al massimo i tempi di sfasamento e per ovviare alla richiesta di energia dei sistemi di compensazione, i primi dispostivi di occultamento si servivano di una "mappatura di campo", cioè venivano proiettati a pochissima distanza dallo scafo della nave da occultare. Se questo consente un sostanziale risparmio di energia, non consente però l'utilizzo della curvatura, perché il campo di curvatura si formerebbe all'esterno del campo di occultamento rendendo immediatamente visibile la nave. Inoltre, anche l'uso di altri sistemi di propulsione deve essere accuratamente controllato e per quanto possibile limitato, perché le tracce di plasma esausto possono essere rilevate (come durante l'Incidente di Khitomer e l'intercettazione del vascello occultato del Generale Klingon Chang). Il dispositivo di occultamento romulano montato sulla USS Defiant, per ovviare a questo problema, viene attivato contestualmente ad un altro dispositivo che consente di imbottigliare temporaneamente il plasma esausto.

La disponibilità di sistemi in grado di fornire una maggiore quantità di energia ed il miglioramento delle tecnologie di elaborazione e proiezione delle radiazioni hanno portato alla creazione di campi di occultamento sferici, proiettati cioè ad una distanza dalla nave tale da poter inglobare anche gli eventuali campi di curvatura.
Se questo ha migliorato di molto l'efficacia tattica di un vascello occultato, ha però "facilitato" la sua intercettazione, perché l'interazione tra occultamento e curvatura lascia una traccia tachionica caratteristica, che può essere rilevata ed utilizzata per calcolare la posizione del vascello occultato.

Ricordiamo che, proprio a causa sia della richiesta di energia che della necessità di controllare le emissioni di radiazioni EM, nonché la loro interazione, una nave occultata non può utilizzare né sistemi d'armascudi, per cui non è in grado di difendersi in maniera efficace qualora venga intercettata.
Tentativi di ovviare a questa limitazione ci sono stati nel tempo (vedere il già citato vascello del Generale Chang e più di recente la nave Remana Scimitar), ma il fatto che siano rimasti prototipi lascia supporre che i sistemi utilizzati siano largamente inefficienti oppure non applicabili su vasta scala.

Per superare le limitazioni del sistema di occultamento, i Romulani hanno iniziato una serie di studi sula possibilità di creare ed installare sulle loro navi un dispositivo ad inversione di fase, in cui l'effetto di occultamento è dato non da un mascheramento ma dalla traslazione del vascello "fuori fase" rispetto al continuum.
Curiosamente, la prova della fattibilità pratica di questa idea è stata fornita ai Romulani proprio dalla Federazione, che nel 2358 ha testato questo tipo di dispositivo sulla USS Pegasus. Questo esperimento, che costituisce una violazione dello spirito - anche se non della lettera - del Trattato di Algeron, si è in realtà concluso con un grave insuccesso. Successivi studi condotti dai Romulani (come l'incidente accaduto alla USS Enterprise in data stellare 45092) non hanno evidentemente prodotti risultati validi, tanto che sia la nave Scimitar che i nuovi Warbird di classe Valdore continuano ad utilizzare il "vecchio" sistema olografico.

Dispositivo Romulano, 23° secolo

Dispositivo Romulano, 23° secolo

Dispositivo interfasico federale       Dispositivo di occultamento Klingon, in uso

Dispositivo interfasico federale                Dispositivo Klingon, in uso

 
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