USS SELEYA

STRUTTURA DI UNA NAVE STELLARE   2

Struttura di supporto
Rivestimento dello scafo esterno
Scafo nano-attivo

Sistema di integrità strutturale
Sistema di smorzamento inerziale

 

Sistema di integrità strutturale

I soli elementi che compongono lo scheletro di una nave stellare non sono in grado, da soli, di assicurarne l’integrità strutturale durante accelerazioni e manovre ad alto numero di g (come accade durante la navigazione ad impulso), né di compensare adeguatamente le microdistorsioni subspaziali che si verificano durante la navigazione FTL.

Per ovviare a questo problema si usano i Campi di Integrità Strutturale (Structure Integrity Fields, SIF), che aumentano la resistenza dello scafo e dello scheletro.

SIF: linee di tensione strutturale

Il SIF è prodotto da gruppi di generatori posti nella sezione a disco e nella sezione ingegneria; ogni gruppo di generatori è normalmente composto da trenta elementi che producono ciascuno più di dieci MW di gravitoni, i quali alimentano un campo di distorsione subspaziale massimo di quasi 400 millicochrane.


Immagine del test di rilevamento del SIF  su una Classe SovereignCon il SIF attivo l’integrità strutturale di una nave di Classe Sovereign aumenta di circa il 200.000%, rendendo i vascelli di questa classe particolarmente resistenti alle sollecitazioni strutturali di un combattimento.



Data l’importanza del SIF per la sicurezza della nave, l’apparato di generazione di energia è sovradimensionato rispetto alle normali esigenze di bordo (di solito una nave è equipaggiata con cinque gruppi di generatori normali e due gruppi di emergenza, mentre bastano due gruppi, o al limite anche uno solo, per proteggere l’intero vascello); anche l’apparato di distribuzione del campo subspaziale di integrità è sovradimensionato: esistono almeno tre differenti sistemi, indipendenti uno dall’altro, mentre in condizioni normali se ne usa uno solo.


Il Sistema di Integrità Strutturale rappresenta una evoluzione del sistema di difesa basato sulla polarizzazione dello scafo, usato dalla Flotta Stellare della Terra nella prima metà del XXII secolo.

Sistema di smorzamento inerziale

Il Sistema di Smorzamento Inerziale (Inertial Damping System, IDS) è l’equivalente, per l’equipaggio, del SIF per la nave: provvede infatti, con l’uso di microcampi di distorsione subspaziale, a minimizzare gli effetti della navigazione per l’equipaggio.

L’IDS genera, all’interno dello spazio abitabile della nave, un campo gravitazionale attraverso l’emissione controllata di gravitoni dai dispositivi di gravità artificiale; l’IDS genera una forza gravitazionale e subspaziale uguale e opposta a quella cui è sottoposta la nave, e assorbe il differenziale inerziale salvaguardando l’incolumità del personale.

Durante le normali manovre di navigazione, il computer è in grado di anticipare tutte le variazioni e di predisporre così le opportune compensazioni; durante le manovre di emergenza, però , il ritardo di circa 295 millisecondi tra l’inizio della manovra e l’attivazione degli smorzatori inerziali può tradursi in brusche, ancorché momentanee, accelerazioni a carico dell’equipaggio, che può perciò riportare dei danni.

Posizione dei gruppi di generatori IDS

Il sistema IDS è composto da gruppi di generatori posti nelle sezioni a disco e nelle sezioni ingegneria della navi stellari; ogni gruppo di generatori è normalmente composto da dodici elementi che producono, ciascuno, circa 500 kW di gravitoni, che alimentano un campo continuo di distorsione subspaziale di circa 150 millicochrane.

Durante la navigazione normale sono attivi due generatori, che possono ridursi ad uno in condizioni di emergenza. Durante situazioni di pericolo vengono invece attivati tutti i generatori, per ridurre al minimo il tempo di risposta del sistema.

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