PROPULSIONE SUPERLUMINALE: TRANSCURVATURA
Stato attuale: teoria sviluppata, tecnologia oltre le capacità della Federazione
Il progetto alla base del concetto di transcurvatura è la necessità di superare le limitazioni posta dalla normale velocità di curvatura; per quanto viaggiare a oltre 1000 volte la velocità della luce possa apparire incredibile, non bisogna dimenticare che la Federazione Unita dei Pianeti si estende sul piano galattico - anche se con discontinuità - per oltre 8000 anni luce. Appare del tutto evidente come sia difficile mantenere coeso e coerente un sistema politico in cui occorrano 8 anni per viaggiare da un estremo all'altro.
Il Grande Esperimento, o Progetto Transcurvatura ("Oltre la Curvatura"), prese l'avvio sul finire del XXIII secolo. Alla base del progetto era l'assunto che fosse possibile creare un subspazio all'interno del subspazio: nei sogni dei progettisti questo avrebbe aumentato a dismisura le possibili velocità (transcurvatura 6 significava allora (392c)², cioè quasi 154.000c !).
Purtroppo per loro, e per la Flotta
Stellare, la transcurvatura si dimostrò irrealizzabile, nonostante
la creazione ad hoc di una nuova classe di navi, le Excelsior.
Ogni informazione in merito al Grande Esperimento è tutt'ora classificata,
per cui le ragioni del fallimento sono ignote. Che si tratti di inadeguatezza
dei materiali, della impossibilità di creare una tasca subspaziale
all'interno del subspazio, di richieste troppo elevate di energia o di eccessivo
stress strutturale non si può sapere. Quello che si sa è che
la Flotta Stellare definì il Grande Esperimento "un fallimento
colossale".
Ma non smise di pensarci, e continuò a lavorarci per trovare altre
soluzioni al problema.
Anche perché la transcurvatura funziona, come hanno purtroppo dimostrato i Borg. I loro vascelli sono infatti equipaggiati con bobine di transcurvatura, che consentono loro di raggiungere curvatura 16 (9.9999999 secondo il vecchio sistema di misurazione); inoltre esistono dei "terminal" di condotti di transcurvatura che attraversano tutta la galassia e che consentono ai Borg di raggiungere velocità di curvatura 17.
Attualmente, la Flotta Stellare non è in grado di replicare la tecnologia
Borg di transcurvatura.
La USS Voyager, nel suo
viaggio nel Quadrante Delta,
riuscì ad impossessarsi di una bobina di transcurvatura Borg e ad installarla,
ma dopo poco la incompatibilità dei sistemi costrinse a rimuoverla
per non arrecare danni strutturali irreparabili al vascello. Dalla ripresa
delle comunicazioni fra la Voyager e la Flotta Stellare un team di ingegneri
sta lavorando sul progetto, in cerca di una soluzione.
Nel 2369 la USS
Enterprise-D riuscì a replicare i codici di apertura di un condotto
di transcurvatura e ad utilizzarlo per inseguire un vascello Borg che aveva attaccato la colonia di Oniaka III. Purtroppo, da allora navi Borg pattugliano costantemente i condotti per evitare ulteriori intrusioni, rendendo impossibile il loro utilizzo ad altre specie.