USS SELEYA

LCARS - ARCHIVIO 2004

STAR TREK A SCUOLA

del Comandante T'May cha T'Sad

Numerosi studi di sociologia e di psicologia comportamentale hanno avuto come argomento la saga di Star Trek; nella mia esperienza d'insegnante, quindi, ho preso spunto dal mondo di Roddenberry per veicolare più di un messaggio riguardante la pacifica convivenza delle "diversità" che arricchiscono la nostra società.

La classe: una meravigliosa quinta elementare, con cui non ci si stancava mai di dialogare, spaziando dalle materie curricolari ai discorsi sull'attualità. I ragazzi erano inizialmente piuttosto stupiti dal fatto che durante l'ora di Studi Sociali venisse loro proposta una bellissima videocassetta di fantascienza, con l'unica premessa di guardare e ascoltare attentamente (come se ce ne fosse stato bisogno...erano rapiti da ciò che accadeva sullo schermo), ma non hanno tardato a capire e ad appassionarsi alle vicende e al messaggio intrinseco.

Trasportando nella realtà le idee di cui discutevamo dopo la puntata, abbiamo affrontato argomenti come la diversità nell'aspetto fisico, culturale, religioso o nelle abilità; oppure l'esistenza dei preconcetti e dei pregiudizi; o, ancora, la paura delle diversità, che possono invece integrarsi e dare vita a qualcosa di nuovo e migliore.

Il concetto di I.D.I.C., presentato in modo semplificato, è stato quello che li ha affascinati maggiormente perchè hanno iniziato a fare riflessioni sulla sua messa in pratica nella vita di ogni giorno.

Le idee fluivano come l'acqua impetuosa di un torrente primaverile e hanno generato confronti interessanti, con considerazioni spontanee piuttosto sorprendenti sulla coerenza e la forza necessarie per mettere in pratica tutti i valori che dichiaravano di condividere. Si è fatta strada, infatti, una prima consapevolezza delle difficoltà che loro stessi possono incontrare nell'essere fedeli alle proprie idee di rispetto reciproco e tolleranza, poichè il pensare comune porta spesso nella direzione opposta; quei ragazzi sono andati oltre le aspettative e non si sono limitati alle belle frasi "di circostanza".

Solo il tempo dirà quanto di quello che è stato seminato poterà frutto. Da parte mia, posso solo riaffermare che i messaggi del creatore di Star Trek risuonano ancora fin nel profondo dell'anima se ci si ferma ad ascoltarli, indipendentemente dall'età, dalla cultura o dalla religione personale.

PS - Ringrazio i genitori dei miei alunni, che hanno sempre partecipato attivamente alla vita scolastica, sostenendo e condividendo con me le scelte e le metodologie (anche quelle fuori dall'ordinario come questa). E, alla fine di questi cinque anni (1999-2004), auguro un futuro bellissimo alla mia meravigliosa classe.

 
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