USS SELEYA

LCARS - ARCHIVIO 2006

Kobayashi Maru Game

Il Kobayashi Maru Game di quest'anno ha visto la partecipazione di un gruppo di rappresentanza dell'equipaggio, costituito dalla sottoscritta, Guardiamarina Daugherty-Bhrel<, dal Guardiamarina Ruwon, dai Tenenti Surok e MiloSQ e dal Tenente Comandante Hoe.
Siamo stati assegnati alla squadra Romulana insieme a quattro simpatici ufficiali esterni: Gabriele, Ilaria, Alessandro e Livio.

Ma l'agguerrita partecipazione dell'equipaggio della Seleya non ha certo portato scompiglio come le numerose variazioni apportate dai master al regolamento, che inizialmente avevano smorzato un po' gli entusiasmi generali durante la meticolosa lettura dell'introduzione di Angelo.

Ad ogni navetta è stata data una piantina e. si comincia!!!

La nostra squadra è riuscita ad individuare quasi subito il primo pianeta (la sala congressi era stata, infatti, divisa in "pianeti", in cui dovevano essere svolte delle determinate "missioni") e seguendo la mappa abbiamo raggiunto la stanza corrispondente. Il nostro ufficiale scientifico (il Tenente Surok) ha quindi richiesto un'analisi e ci è stato confermato che eravamo nel posto giusto al momento giusto.
La squadra è sbarcata ed ecco il primo ostacolo: la prova consisteva nel produrre con nient'altro che il nostro estro creativo ben tre esempi di origami (ah ah ah!). La prova è stata superata con successo (ma non dirò quali orrori sono scaturiti da quella sala) e abbiamo ricevuto un secondo indizio e una parte di una prova di enigmistica (un cruciverba trek di proporzioni abnormi). Il gioco si è snodato così tra prove crudeli, indizi infernali (tra cui un cattivissimo sistema non lineare di tre equazioni in tre incognite il cui risultato avrebbe dovuto fornire le coordinate della prossima tappa), ricerca di tracce tramite Hypertrek e scontri a fuoco ingaggiati dal comandante Hoe con le squadre avversarie (bang bang, sì, stavolta ti ho colpito!). Fortunatamente non abbiamo subito gravi danni (a parte l'avere il suddetto comandante fisicamente e psicologicamente distrutto da una partita a Laser Combat).

Una delle maggiori novità riguardava appunto i danni inferti dalle altre navette, i quali si traducevano in impedimenti aggiuntivi come l'obbligo di camminare bendati o saltellare su un piede solo, prova che ho personalmente evitato con un turno di gioco al tavolo, durante il quale ho ricevuto una sonora sconfitta da parte di un ufficiale klingon (p'tagh senza onore!).

La parte più interessante è stata come sempre la caccia al tesoro, che ha visto sei squadre di forsennati correre per Bellaria alle tre del mattino alla ricerca degli oggetti più improbabili: penne dello stic (tenute rigorosamente sotto chiave dai master), pennelli, cuffie da doccia, accappatoi e un sacchetto di bomboloni alla crema (con cui presumibilmente i master speravano di banchettare a fine serata e che invece abbiamo mangiato noi). Notevoli le varie riproduzioni di accappatoi esibite dalle squadre (e non accettate, tra cui l'innovativo accappatoio del futuro ideato da Alessandro. ci vorrebbe una foto a rendere giustizia) e le penne dello STIC (piume di uccello con scritto "STIC" appunto). Inutile dire che nessuna di queste invenzioni è stata accettata.

In conclusione, si è trattato di una bella partita, nonostante l'introduzione del nuovo regolamento che aveva fatto temere il peggio; ed è stata ancora migliore considerato che ci siamo aggiudicati una bella vittoria.
E l'ambitissimo premio? Ma naturalmente utensili da cucina, in legno originale STIC.

Guardiamarina Daugherty-Bhrel

 
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