SISTEMI INFORMATICI
I COMPUTER QUANTICI
- Contenuti tratti da vari articoli e servizi televisivi -
Nei computer come quello di cui vi state servendo per visualizzare questa pagina i dati sono rappresentati da un potenziale elettrico di un sistema aggregato di atomi, mentre nei computer quantici essi vengono rappresentati dalla stato quantico di un elemento subatomico (come all'inizio della sperimentazione) o di un singolo atomo (come è stato fatto a partire dagli esperimenti del giugno 2004).
Questi studi sono condotti col preciso scopo di costruire e brevettare hardware quantico con la capacità di immagazzinare dati (a parità di volume) enormemente superiore a quella attuale. Per esempio, realizzando unità di memoria quantiche (RAM in grado di contenere quantità, molti ordini di grandezza superiori rispetto a quelle attuali di informazioni per unità di volume e che possano trasferire queste informazioni a "processori quantici" che le elaborino come fanno le attuali CPU).
Si potrebbe raggiungere un livello di miniaturizzazione tale da poter contenere, nello spazio attualmente necessario ad un singolo bit di memoria, Terabytes di dati, e di riuscire a far elaborare queste informazioni da processori privi di collegamenti elettrici (praticamente non uniti fisicamente) alla memoria. Lavorando su un atomo intero, invece che su elementi subatomici:
- sono stati "smorzati" alcuni effetti indesiderati prodotti dal processo di trasferimento a distanza, come il rilascio di energia sotto forma di agitazione termica che interferiva con la "stabilità" del sistema in esame e faceva sì che la "destinazione" non restasse stabilmente sul valore acquisito;
- i tempi di trasferimento delle informazioni si sono ridotti;
- il trasferimento d'informazione è stato più duraturo.
Per ulteriori chiarimenti, si rimanda alla pagine del sito del N.I.S.T., l'istituto americano che conduce parte della ricerca sui computer quantici.