Opera di Emrys del casato di Robor
Breve discorso sugli insegnamenti del Maestro KToh Hech della scuola dellUnificazione
FASI DELLAPPRENDIMENTO
Il numero klingon (loS)
Lapprendimento del guerriero, sia esso principiante o esperto, si articola nella struttura del numero della persona, che è il quattro, inteso come stabilità, creazione, evoluzione. Allinterno del quattro si generano tutte le spirali educative per il corpo e per la mente.
Nella sostanza, tralasciando molte simbologie arcaiche, lapprendimento
viaggia su due strade parallele:
1 Apprendimento Mentale
2 Apprendimento Fisico
Non si deve guardare a queste due strade come a due campi completamente separati
e nemmeno totalmente integrati. Esse coesistono nel tempo e nello spazio,
esse si articolano secondo le tre sfere (materiale, spirituale e dinamica)
evocando energie ad esse proprie e dunque differenti.
Il Maestro Fondatore fu molto esplicito in merito. Il corpo deve seguire la
mente e la mente non può tralasciare il corpo. Un klingon intelligentissimo
e capace di comprendere i segreti delluniverso ma che sia incapace dagire
è inutile e la sua nascita è già un buon giorno per morire.
Un klingon che sappia coordinare a pieno la propria forma fisica e la propria
forza ma non sappia dove indirizzarla perché non la sente è
inutile allo stesso modo.
Durante le varie fasi dellapprendimento possono prevalere componenti mentali su fisiche e viceversa. Per esempio esiste la fase Jach-Jev (liberamente tradotta in tempesta urlante) che è prettamente legata alla strada fisica dapprendimento. La fase detta SuS-TlhuH (sempre liberamente tradotta con respiro come vento) invece è strettamente legata alla via dapprendimento mentale.
Questi sono due estremi tra i quali lallievo deve muoversi per comprendere
e migliorare sia il suo corpo sia la sua mente e cercare di raggiungere uno
stato che in quasi tutte le scuole è definito con la parola pupqeq,
che potremmo tradurre come pratica della perfezione.
Lapprendimento si basa sul numero klingon, che è il quattro.
Il numero cinque, recentemente introdotto in alcune pratiche, storicamente
si riferiva al livello superiore allapprendimento e cioè a quello
che maggiormente è vicino al divino per un guerriero klingon: Kahless.
Per adesso dunque tralascerò questo numero.
È bene ricordare tuttavia che esistono anche altri due numeri profondamente importanti nellArte della Guerra e sono ovviamente luno (wa) e il due (cha). Luno è lessenza del tutto. In sostanza esso rappresenta linfinito spirituale e il solido materiale (tIq-Sub: essere nel cuore della solidità) che coesistono nellevoluzione della conoscenza lungo tutte le vie possibili, nelle tre sfere della percezione. Il due invece assomiglia molto al concetto umano di contrapposizione e lotta, in quanto è spesso coinvolto in contrasti e più raramente in unioni di coppia. NellArte della Guerra esso dunque è lesperienza dellavversario. Hai mai incontrato il due? è un modo arcaico per chiedere se si è mai sostenuto un combattimento onorevole. Il due è unesperienza che tutti i guerrieri devono fare prima di potersi definire tali e in genere questo avviene entro i primi cinque anni standard di vita.
Mi sono soffermata sui numeri perché essi costituiscono il ritmo e la struttura della realtà di molte scuole e di questa in particolare, ma anche perché mi sembrano la chiave di lettura più semplice per portare questa cultura a persone che non sono klingon ma che hanno magari avuto a che fare con le geometrie del corpo e dello spirito.
Quattro sono i livelli di allenamento fisici.
1- Terra
2- Acqua
3- Fuoco
4- Aria
Tre invece sono i livelli di allenamento mentali, in quanto si rifanno alla
realtà della percezione.
1- Dentro
2- Fuori
3- Intorno
LIVELLI DI ALLENAMENTO
Come già visto precedentemente, tutto avviene secondo tre sfere. Anche il corpo apprende secondo 3 dinamiche differenti:
1- materiale (dalla vita in giù)
2- spirituale (dalla vita in su)
3- creativo (la dinamica di tutto ciò che si muove da sopra a sotto
la vita e viceversa)
La complessità di queste divisioni non può essere appresa imparando
semplicemente a memoria questa lista. Ogni praticante sa perfettamente che
il corpo non è slegato dalla mente e dunque tale ripartizione di allenamento
va vista alla luce non di un corpo semplicemente (per quanto forte ed energico
come quello di un klingon) ma di un corpo-mente, il porgh-yab, entità
alla quale mi riferirò implicitamente da ora in poi quando parlerò
di apprendimento e allenamento.
La dinamica creativa collega il materiale con lo spirituale, permette a questultimo
di realizzarsi nel materiale e al primo di elevarsi allo spirituale. Sostanzialmente
si può esemplificare tale dinamica con il movimento delle braccia e
soprattutto delle mani.
Dietro a questa misera figura si espande un universo di significati che sarebbe
pressoché impossibile descrivere fedelmente ed in ogni caso per la
maggior parte si rifà a concetti familiari alla tradizione klingon
e molto meno a quella della Federazione e dunque mi renderebbe il compito
molto difficile. Ciononostante non posso sorvolare su questo ulteriore aspetto
come se nulla fosse, in quanto sarebbe come dire plancia e da
ciò non intuire che vi sta intorno una nave.
Dunque comincerò con laccennare allUniverso.
Universo, o più semplicemente u, è lo stato in essere
ed in potenza di tutte le cose. Lenergia che governa la vita è
anchessa Universo e la manifestazione dellenergia è lUniverso
conoscibile.
Nessun klingon porrebbe mai in dubbio che lonore sia la più alta
manifestazione dellUniverso e dunque essere nellUniverso o in
accordo con esso significa mantenere nel modo più sacro il proprio
onore. Ne deriva che ciò che è erroneo non è in accordo
con lUniverso e questo vale sia che si tratti di azione che di pensiero
che di intenzione, che è linsieme di azione e pensiero.
Andare contro lUniverso equivale non tanto a cercare la morte, che in
sé è un atto onorevole, ma nel cercarla con disonore e vergogna,
nel renderla inutile, nel renderla meschina. Una morte meschina rende meschina
anche la vita che lha preceduta e di riflesso ciò che in quella
vita si è creato. Una scuola della Guerra non potrebbe mai dunque essere
in disaccordo con lUniverso, in quanto equivarrebbe ad autodefinirsi
senza onore. Non serve una sensibilità klingon per capire quali potrebbero
essere le tragiche conseguenze di tale definizione.
Poiché come ho detto lUniverso è lenergia e la
manifestazione di essa, si può senza sbagliare associare tale realtà
ai livelli dellapprendimento, che sono dunque quello materiale (lenergia
in essere o lazione), quello spirituale (lenergia in potenza,
o il pensiero) e quello creativo (lenergia in evoluzione, o lintenzione).
Una verità in intenzione equivale ad una creazione. Concretamente,
applicando tali concetti allArte della Guerra della scuola dellUnificazione,
essere in azione o badare ad essa senza considerare il pensiero è stupido
quanto attendere per riflettere sulle possibilità dazione. Combattere
significa contrapporre la propria intenzione allintenzione avversa,
sfruttando qualunque azione il corpo richieda e seguendo il pensiero che lha
formulata fin tanto che non si discosta dallintenzione. La creatività
sta dunque nellintenzione. Si potrebbe dire che lUniverso e larmonizzarsi
ad esso è un continuo formularsi di intenzioni che fanno del guerriero
una creatura degna donore.
Ho volutamente trascurato desaminare la materialità e la spiritualità
di per se stesse, che pure hanno un peso notevole e durante lapprendimento
vengono spesso valutate separatamente dagli allievi, perché la dinamica
è un concetto che le abbraccia entrambe e che più si avvicina
alla mentalità della maggior parte delle razze della Federazione. Ma
non ci si inganni credendo che la Scuola dellUnificazione tradisca la
concretezza klingon o la trascuri facendo dellapprendimento unargomentazione
filosofica per vulcaniani.
Purtroppo le sensazioni fisiche e dunque materiali che il corpo di un klingon può provare sono estremamente più intense di quelle di molte altre razze e dunque non sarei in grado di far capire a chi non sia klingon cosa sta dietro alla apparentemente assoluta predominanza del materiale nellapprendimento dei giovani guerrieri.
LIVELLI FISICI
Terra
È il primo livello di lavoro. Non viene abbandonato durante lapprendimento
degli altri, anzi si intensifica ed accompagna ogni altra fase. In questo
primo livello non si richiede che sia concretamente concepita la differenza
tra forza fisica e forza intenzionale, purché la forza fisica sia applicata
sinceramente, senza esitazioni o sotterfugi. Lo scopo non è solo quello
di introdurre il guerriero alla disciplina o di rinforzare la sua struttura
fisica ma anche di fargli comprendere quanto lallenamento gli richiederà
in futuro, che tipo di limiti fisici e mentali deve superare se vuole andare
avanti. Gli dà modo, in certi casi, di ritirarsi con onore prima di
cominciare un impegno serio. Terra infatti significa concretezza, verità
e semplicità e non richiede particolari doti, se non in potenza.
Se tale livello viene perpetuato e si giunge ad una discreta perseveranza,
allora si può forgiare oltre al corpo anche un animo schietto e inamovibile.
Acqua
Il secondo livello, volutamente compenetrato nel primo, permette di ammorbidire
la pratica fisica. Si rinuncia alla sincerità della forza in favore
della sincerità dellattacco, si piega lazione al pensiero.
A volte durante lapprendimento di questo livello, ai giovani praticanti
vengono legati una specie di giunchi in fasci attorno alle braccia ed alle
gambe, per impedire loro di contrarre eccessivamente i muscoli e sviluppare
invece forza interiore, decisione, sprezzo del pericolo.
Ancora non è essenziale il raggiungimento del risultato, ma il percorso
si evolve nella capacità di controllare e controllarsi, perché
la forza, lungi dallessere stata abbandonata, venga coltivata secondo
larmonia dellUniverso.Esistono degli estremismi che caratterizzano
questo livello dapprendimento, particolarmente diffusi tra alcuni tradizionalisti
di scuole molto antiche. Secondo loro, lUniverso aborrisce il caos e
dunque tutta lenergia che non sia finalizzata. Essi puniscono corporalmente
i praticanti che si permettono gesti troppo ampi o eccessivi che esulano dallintenzione.
Fuoco
Il terzo livello è il più difficile da sostenere. Arrivati
ad un certo punto, lapprendimento fisico si fa serrato, lenergia
che ogni azione sprigiona è continua e violenta, mirata, precisa, essenziale
e spesso mortale per il nemico. Giunti a questo livello i giovani guerrieri
devono alternare spesso lapprendimento fisico e quello mentale, in modo
che le loro intenzioni siano sempre ben chiare e salde nella loro mente. Infatti,
uno scopo nebuloso o lesitazione nel portare a termine unazione
possono essere il sottile confine tra la vita e la morte. Durante questo livello
si impara ad agire prima che lazione veramente cominci, in sostanza
si impara ad agire con lintenzione ed è soprattutto qui che la
sfera mentale e quella fisica si compenetrano e si equivalgono. Se unazione
è già avvenuta prima che essa stessa cominci, è a volte
possibile combattere un duello solo con uno sguardo e decidere in tal modo
del proprio destino e del proprio onore. È possibile decidere quale
tra i propri avversari meriti una morte onorevole e quale no. Capita a volte
che arrivati a questo livello alcuni ritengano dessere sufficientemente
esperti e di poter affrontare qualunque sfida. In effetti questo livello è
quello che maggiormente rivela la vera potenza della persona, giacché
unisce tutte le capacità allenate in precedenza e le raffina. Ma i
veri maestri sanno che questo livello è un miraggio. E non a caso esso
è chiamato fuoco, in quanto è effimero tanto quanto la fiamma.
Brucia in poco tempo; anche se pare invincibile, dopo un minuto è già morto.
Alcune antiche scuole non introducono gli allievi oltre il terzo livello volutamente
a meno che non li ritengano capaci di una rettitudine interiore particolare.
In generale infatti il terzo livello è abbastanza appagante. Tuttavia
ne esiste un quarto.
Aria
Potrei descrivere questo livello come lequivalente fisico della conoscenza.
Durante lapprendimento a questo livello il guerriero riesce a concepire la propria
presenza e la propria assenza come due verità possibili contemporaneamente.
Questo rende il combattimento quasi magico, mentre non si tratta daltro
che della consapevolezza che la velocità non risiede nella forza pura
o nellattenzione estrema allattacco dellavversario, bensì
nella morte. Durante questo livello si può concepire con chiarezza
perché le 27 tecniche base siano chiamate le 27 morti. La velocità
sta nella noncuranza, nellagire come se lavversario non esistesse,
nel cominciare una battaglia considerandosi già morto.
Questo livello fisico è molto vicino al concetto di corpo e mente fusi
di cui ho già parlato, si riallaccia a molte teorie filosofiche che
affondano le loro radici nei tempi più antichi.
Sostanzialmente il concetto base è che si può ottenere solo
in proporzione a quanto si è disposti a dare. Per ottenere una vita
bisogna essere pronti a dare la propria. A livello fisico questo si concepisce
attraverso lenergia. Una tecnica che impieghi poca energia, tanto da
poter sempre recuperare una posizione di difesa e sicurezza, otterrà
al massimo di colpire con la stessa energia.Spesso con meno.
Il quarto livello dunque è il più difficile da spiegare. Dovrei
ampliare la trattazione includendo molti cenni alla filosofia ShunKTulun
e renderei certo questo passaggio più difficile da comprendere che
rimanendo entro una spiegazione più superficiale.
Basti sapere a questo punto che durante questo livello è richiesta
una capacità perfetta di controllo di ogni propria parte del copro,
sia interna che esterna (mi riferisco ai muscoli ma anche agli organi come
il cuore e il fegato) simile per certi aspetti a quella vulcaniana universalmente
conosciuta. È richiesta la consapevolezza perfetta della differenza
tra azione fisica e azione intenzionale, tra forza ed energia. Durante questo
livello è facile che molti raggiungano il pupqeq.
Pupqeq
Si potrebbe definire il quinto livello, ma in verità si tratta di
uno stato che non ha una sua verità nel tempo e nello spazio, ma solamente
nel cuore e nella mente del guerriero. Nessuno sa come sia possibile arrivare
a questo stato, ma tutti quelli che lo raggiungono istantaneamente lo sanno.
La totale padronanza dei quattro livelli sottostanti e dei tre mentali e di
molte altre realtà interiori e fisiche caratterizzano il pupqeq, la
pratica della perfezione. È possibile distinguere chi labbia raggiunto;
io stessa ho avuto modo di accorgermene e constatare che non si tratti di
una differenza minima, di una migliore esecuzione delle tecniche o scioltezza
nei movimenti. No, è un modo totalmente diverso di combattere. Ed anche
di esistere.
Mi è davvero impossibile descriverlo a parole. Sono stata testimone
di incredibili combattimenti.
Il pupqeq rende saggia ogni azione, rende giusto ogni respiro. Un avversario
che non sia arrivato almeno al quarto livello dapprendimento fisico,
trovandosi di fronte ad un guerriero capace di vivere in pupqeq, desidera
morire per mano sua e trova che tale fine sia la più onorevole delle
morti.
LIVELLI MENTALI
Dentro
Lapprendimento parte da un punto di vista interiore. Al principiante
viene richiesto soprattutto questo. È bene ricordare che i principianti
klingon sono bambini di pochi anni e per apprendimento interiore si intende
soprattutto la capacità di sentire la propria energia. Il controllo
di essa è raggiungibile successivamente e di certo è conseguenza
dellascolto interiore.
Non è raro vedere un piccolo klingon che si allena a percuotere a mani
nude un solido muro e a sentire cosa si prova nello sferrare il colpo e nel
procurarsi dolore o ferite. Queste esperienze saranno tesori per gli anni
futuri, durante i quali dovrà percepire il dolore prima che esso avvenga.
Fuori
Normalmente tutti i klingon da piccoli hanno una concezione molto giocosa del fuori. Per un guerriero esso tuttavia non può limitarsi al diverso da sé. Anche le cose che non si relazionano col guerriero possono essere determinanti per la sua crescita o condizionarlo comunque, nel momento in cui egli cerchi di allargare la propria percezione.
Intorno
Per intorno si intendono tutte le infinite relazioni fisiche, energetiche
o mentali che dinamicamente si formano e si disfano tra il guerriero e il fuori.
Lintorno è quasi più importante del dentro. Lallenamento
mentale del giovane deve considerare le migliaia di sfumature possibili per
una stessa azione o intenzione, sapendo quali di esse siano in armonia con
luniverso e quali no.